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Gli animali selvatici ripopolano Chernobyl

Dopo il gravissimo incidente nucleare del 1986, la fauna nella zona di Chernobyl era scomparsa: ora alcune zone sono tornate a essere popolate da mammiferi. 

Dopo il gravissimo incidente nucleare del 1986, la fauna nella zona di Chernobyl era scomparsa: ora alcune zone sono tornate a essere popolate da mammiferi. 

A quasi 30 anni da quello che è passato alla storia come il più devastante incidente nucleare, gli animali selvatici tornano a ripopolare Chernobyl.

La zona dove sorgeva la centrale nucleare ucraina, a seguito del disastro scoppiato il 29 aprile del 1986, era rimasta a lungo disabitata ma adesso, nonostante ci siano ancora radiazioni, è tornata ad essere ripopolata da caprioli, cinghiali, alci, cervi rossi e lupi.

Jim Smith, coordinatore dello studio Current Biology dell'università di Portsmouth, precisa che gli animali selvatici a Chernobyl siano molti di più di quelli presenti prima dell'incidente per l’assenza di insediamenti umani e di attività come la caccia e l’allevamento.

Ciò non significa che gli effetti delle radiazioni debbano essere considerati inferiori: le radiazioni sui 4.200 chilometri quadrati della zona di esclusione avevano mostrato un grave calo nella fauna selvatica.

Come diversi studi hanno potuto dimostrare le conseguenze negative della contaminazione radioattiva per la fauna locale sono state molto gravi: tra le conseguenze più evidenti ci sono danni genetici, dimensioni dell'encefalo e tumori.

Ma ora fortunatamente le popolazioni di mammiferi sono tornate a ripopolare la zona di esclusione al punto tale che essa appare simile all’abbondanza di caprioli, alci, cervi rossi e cinghiali riscontrata nelle quattro riserve naturali non contaminate del Paese.

Quanto ai lupi, il loro numero è sette volte superiore a quello presente nelle altre riserve: secondo i rilevamenti eseguiti, la crescita nelle popolazioni di questi animali da 1 a 10 anni dopo il disastro è progressiva.

Insomma lo studio in questione dimostra inequivocabilmente che, nonostante l’esposizione cronica alle radiazioni e gli effetti delle radiazioni sui singoli animali, la zona di esclusione di Chernobyl ospita ora un'abbondante comunità di mammiferi.

Foto credit: it.forwallpaper.com

Tipsby Dea

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