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Criceto siberiano: caratteristiche, cura, prezzo

Il criceto siberiano e quello russo vengono spesso confusi ma appartengono a specie diverse. Scopriamo le loro caratteristiche. 

Il criceto siberiano e quello russo vengono spesso confusi ma appartengono a specie diverse. Scopriamo le loro caratteristiche. 

I criceti, batuffoli di pelo che stanno nel palmo di una mano, si confondono spesso fra loro ma non sono tutti uguali. Sono sì piccoli roditori che appartengono al genere Phodupus ma ne esistono tre specie ben distinte e sono il:

  • campbelli, detto anche criceto russo o di Campbell;
  • roborovskii, noto anche come criceto del deserto;
  • sungorus, conosciuto come criceto siberiano o Winter White.

Diffusi principalmente in Mongolia, in alcuni distretti della Cina (Manciuria, Kansu e Sensei) e in Kazakistan, il criceto siberiano è l'unico originario della Siberia e ha poco in comune con il criceto russo (o di Campbell).

Cos'è il criceto siberiano

Il criceto siberiano si distingue dagli altri criceti e non solo per l'origine di provenienza dalla quale prende il nome. Delle tre specie, è il più socievole e affettuoso con gli umani, dai quali si lascia tranquillamente maneggiare, ed è il più territoriale tra i suoi simili, con i quali peraltro non va molto d'accordo. Tuttavia ci sono altre caratteristiche da tener presente.

Le dimensioni

Rispetto al criceto russo con il quale, come è già stato accennato, lo si confonde, il criceto siberiano non supera gli 8/10 centimetri di lunghezza e i 40/50 grammi di peso. Delle tre specie, è una via di mezzo tra il più grande (il campbelli) e il più piccolo (il roborovskii).

Il manto

La caratteristica striscia dorsale dei criceti comuni è, nel siberiano, più stretta, sottile e meno definita. Nulla più di un segno distintivo appena pronunciato su una morbida pelliccia grigio marrone che diventa completamente bianca durante i mesi invernali, svelando così il motivo per cui viene soprannominato Winter White.

Il manto è una copertura per non farsi vedere dai predatori e resistere a climi glaciali. Rispetto alle altre razze di criceti, è l'unico che non presenta problemi di termoregolazione al di sotto dei 31,8 C°.

Il carattere

È probabile che dimensioni e manto influiscano anche sul carattere del criceto siberiano. Tolta la ricerca di un buon riparo e la necessità di tenersi spesso in movimento per stare al caldo, trascorre la maggior parte del tempo sonnecchiando o lasciandosi coccolare e veleggiare dai suoi compagni umani.

Affettuoso, socievole, tranquillo. Un batuffolo adorabile. Ad eccezione delle ore serali e notturne, fasce temporali in cui è molto attivo e vivace.

Quanto vive

In media, il criceto siberiano vive al massimo 2 anni e solo in casi straordinari può toccare la veneranda età dei 3. A dispetto della brevità della sua esistenza, il criceto siberiano gode di ottima salute e non è difficile mantenerlo così se lo si nutre e cura correttamente.

Quanto costa

Un esemplare di criceto siberiano, oltre che nelle gelide e desolate steppe russo-siberiane, si può trovare in un qualsiasi negozio di animali specializzato. Il prezzo di un Phodupus sungorus autentico è, di solito, di 10 euro. Una cifra modica, insomma.

Come prendersi cura di un criceto siberiano

Se ci si vuole prendere cura di un criceto sungorus o Winter White, dunque, è importante fare attenzione a due dei bisogni fondamentali di un qualsiasi animale domestico:

L'alimentazione

Il criceto siberiano è, come tutte le altre razze di criceti, grannivoro. La miscela di cui la sua dieta è composta comprende, di solito, semi di zucca, di girasole, di lino e di sesamo ai quali si può aggiungere avena, orzo, mais, miglio, lenticchie secche e riso crudo.

Meglio non esagerare con i semi di girasole, ingrassano.

La dieta si può variare con verdure fresche o uova sode (ricche di fibre e proteine) e, come dolcetto due volte alla settimana, si può concedere una fettina di mela, pera, pesca, albicocca, banana e qualche fragola.

Vanno evitate la frutta secca, il cioccolato, il latte, il formaggio e i dolci.

criceto russo

La gabbia

Dare da mangiare al criceto più del necessario o ciò che non deve, può causare parecchi problemi di salute. Ciò vale anche per quanto riguarda al come ci si prende cura dello spazio in cui vive.

Il pavimento della gabbia in cui alloggerete il criceto siberiano va pulito ogni giorno cambiando la carta di giornale usata come fondo e cospargendola di segatura o trucioli di legno. È il modo più semplice per non far attecchire eventuali parassiti del pelo.

È importante anche il dove viene posizionata la gabbia, in casa o, durante la bella stagione, all'esterno. Il criceto siberiano resiste molto bene al freddo ma anch'esso, come le altre specie, è privo di ghiandole sudoripare. Va protetto dal caldo.

Salute

Seguiti correttamente i due principi base per prendersi cura di un criceto siberiano non resta altro che tener d'occhio la sua salute. Per quanto buona, potrebbe assumere dei comportamenti inusuali per comunicare problemi dentali, respiratori o cardiaci. Tendono a soffrirne con l'età.

Attenzione anche alla consistenza delle feci. Se sono liquide, è meglio contattare il veterinario per capire se ha contratto la patologia della coda bagnata.

Differenze tra criceto russo e criceto del deserto

Spiegate le differenze tra criceto russo e criceto siberiano e capito come prendersi cura di quest'ultimo, per completezza è corretto anche fornire un piccolo elenco di indizi per distinguere il criceto russo (o di Campbell) da quello del deserto (o di Roborovskii).

Il Phodupus roborovskii, rispetto al Phodupus campbelli:

  • può raggiungere i 5 anni di vita rispetto ai 2 del suo simile;
  • è il più piccolo di tutti i criceti con i suoi 5 centimetri di lunghezza e i 14/20 grammi massimi di peso;
  • presenta due macchie bianche sopra gli occhietti neri e rotondi;
  • il manto è marrone dorato sul dorso con sottopelo scuro e la metà inferiore del corpo è bianca;
  • è il più difficile da maneggiare e coccolare e soffre molto la solitudine. Per questo, viene consigliata l'adozione in coppia.

Il criceto del deserto, inoltre, sopravvive benissimo in deserti semi-aridi e sabbiosi. Pur essendo privo di ghiandole sudoripare, si colloca all'opposto del criceto siberiano e alla sua capacità di adattarsi al freddo e alla neve. Il criceto russo, invece, predilige la via di mezzo rappresentata dalla steppa asiatica.

Alla fin fine, il criceto comune non è poi così comune. Riconoscere le differenze tra russo, siberiano e del deserto è importante nel momento in cui si sceglie quale dei tre tenere come animale domestico. In comune hanno "solo" la dolce simpatia di batuffoli di pelo che stanno in un palmo di mano.

foto © Vera Kuttelvaserova - Fotolia.com