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Come prevenire e curare la carenza di vitamina A nelle tartarughe d’acqua dolce

La carenza di vitamina A è una patologia frequente e purtroppo grave nelle tartarughe d’acqua. Ecco come si cura e si previene.
 

La carenza di vitamina A è una patologia frequente e purtroppo grave nelle tartarughe d’acqua. Ecco come si cura e si previene.
 

La carenza di vitamina A è una patologia frequente nelle tartarughe d’acqua e, purtroppo, anche molto grave, benché a causarla sia un banale errore nella gestione della sua alimentazione.
Per fortuna, però, è possibile non solo curarla se presa in tempo, ma anche prevenirla adottando, semplicemente, una dieta più adatta alle esigenze della nostra tartaruga. Ecco come si fa.

Come si cura

Il trattamento della carenza di vitamina richiede necessariamente l’intervento medico.
Dopo aver accertato che si tratta proprio di avitaminosi A dai sintomi e dal racconto del proprietario sul tipo di alimentazione seguito e sulla comparsa dei sintomi si tratta infatti di

  1. Somministrare vitamina A esattamente nella quantità necessaria: la vitamina A è, infatti, tossica se data in dosi eccessive, pertanto si preferisce somministrarla una volta alla settimana per circa quattro volte sotto stretto controllo della risposta scegliendo tra via iniettabile oppure orale, più facile da dosare soprattutto nei soggetti molto giovani e di piccolo peso.
  2. Rimuovere dall’interno delle palpebre il materiale accumulatosi a causa della malattia inserendo tra le palpebre un’apposita sondina con la quale si applica una soluzione di lavaggio che elimina dall’occhio questi ammassi di cellule desquamate e batteri.


La guarigione può impiegare da pochi giorni ad alcune settimane a seconda della gravità della carenza e dal tempo in cui si era instaurata. Accorgersene non è comunque difficile: la nostra tartarughina comincia infatti gradualmente a riaprire gli occhi e a mangiare. Da questo momento spetterà a noi impedire che si ammali di nuovo.

Come si previene

La strategia più efficace per evitare tutti questi fastidi è quindi quello di prevenire l’ipovitaminosi A fornendo sempre la dieta più adeguata alla specie e all’età della nostra tartaruga d’acqua.
Come regola generale, una dieta corretta fornirà la quantità di vitamina A o di beta carotene necessaria quanto più sarà varia.

  • Pellet per trote, mangime per pesci rossi, mangime in stick per tartarughine acquatiche, pesciolini, lombrichi, grilli, moscerini, larve di insetti, ecc.), per le più giovani.
  • Vegetali (piante acquatiche, tarassaco, insalate e radicchi, carote grattuggiate, ecc.) per le adulte vegetariane.


photo credit: Luca 4891 via photo pin cc

 

Tipsby Dea

Meno rischi per le tartarughe di terra

Nelle tartarughe terrestri erbivore la carenza di vitamina A è rara perché i vegetali in genere sono ricchi di beta carotene, precursore della vitamina A. Quindi, a meno di diete del tutto irrazionali, la somministrazione precauzionale di vitamina A è non solo inutile, ma  pure dannosa perché può portare a sindrome da sovradosaggio con necrosi e distacco della pelle.