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Bistro, il dispenser hi-tech che riconosce il micio e regola la dieta

Bistro è un dispenser che, grazie al riconoscimento facciale, permette di controllare l'alimentazione dei gatti di casa!

Bistro è un dispenser che, grazie al riconoscimento facciale, permette di controllare l'alimentazione dei gatti di casa!

Una startup di San Mateo, in California, ha lanciato Bistro, uno smart feeder che, programmato, consente di alimentare i gatti in modo corretto. Bistro, che è stato realizzato da Mu-Chi Sung fondatore di 42ark, ha una particolarità in più rispetto ai comuni dispenser in commercio.

Bistro è infatti munito di un dispositivo di riconoscimento facciale che identifica il muso del gatto e rilascia la giusta quantità di mangime appropriata alla sua dieta.

Si tratta di un sistema utilissimo soprattutto per chi vive con più gatti e deve di differenziare le diete, ma anche per chi ha bisogno di controllare costantemente le abitudini del proprio felino per motivi di salute.

Questa apparecchiatura rappresenta un valido aiuto, perché suggerisce gli alimenti più appropriati per mantenere in salute il micio: nei gatti anche la più piccola la variazione di peso può essere sintomo di patologie gravi.

Il fondatore di 42ark, Mu-Chi Sung ha inserito all'interno di Bistro una fotocamera che registra i movimenti del gatto e che monitora la quantità di acqua e cibo consumata.

Con un’app è poi possibile tracciare ogni giorno, oppure ogni settimana o ogni mese, un grafico sulla dieta del gatto, evidenziando le anomalie che potrebbero nascondere problemi di salute: in questo modo i proprietari hanno sempre a portata di mano le informazioni relative alla salute dei loro amici a quattro zampe.

Si tratta dunque di un’invenzione utile soprattutto per chi non può passare molto tempo con il gatto per motivi di lavoro o perché non può portare il micio in viaggio con sé: in questa maniera provvedere all'alimentazione degli animali di casa non sarà più motivo di preoccupazione.

Foto © 42ark

Tipsby Dea

Momo e Bistro

Bistro nasce dal desiderio del suo inventore Mu-Chi Sung di nutrire correttamente il proprio gatto Momo affetto da una grave pancreatite.