Drink e Cocktail

Predestinati al successo: la curiosa storia (e ricetta) del Moscow Mule

  • Difficoltà

    facile

  • Categoria

    Bevande e cocktail

  • Porzioni

    1

  • Tempo preparazione

    5 min

    PT5M

  • Tempo totale

    5 min

    PT5M

  • Cucina

    americana

Il cocktail più modaiolo del momento è nato dal fortunato incontro di tre imprenditori quasi disperati: il resto, come si dice, è storia.

Il cocktail più modaiolo del momento è nato dal fortunato incontro di tre imprenditori quasi disperati: il resto, come si dice, è storia.

Vodka, lime, Ginger Beer: complice forse la riscoperta dei benefici di un superfood come lo zenzero, il Moscow Mule è oggi annoverato tra i cocktail più famosi e, negli ultimi tempi, è tornato prepotentemente alla ribalta sulla scena del bartending.

Questo long drink non troppo alcolico e dal sapore fresco e pungente, tuttavia, affonda le sue radici ben più indietro dei tempi attuali, radici che non hanno nulla a che vedere con la Russia, che viene evocata nel nome solo per la presenza della vodka, il liquore tipico del paese degli zar.

L’origine del Moscow Mule è infatti a stelle e strisce: nacque nel 1941 in un bar di New York, il Chatham, per iniziativa di due imprenditori intenti nell’impresa disperata di risollevare le prorprie sorti finanziarie.

Si trattava di John G. Martin, che cercava senza successo di distribuire negli Stati Uniti la vodka Smirnoff (ancora troppo “sovietica” perché potesse essere amata dai cosumatori americani) e Jack Morgan, proprietario di un locale cool di Hollywood, il Cock’n’Bull Tavern, che voleva lanciare la sua marca di Ginger Beer, un soft drink a base di zenzero.

Quell’incontro cambiò i loro destini: insieme ebbero infatti l’idea di combinare i due ingredienti, aggiungendo un tocco di lime.

Fu con questi tre semplici ingredienti che nacque un cocktail dal sapore aspro che in gola “scalciava come un mulo”, da cui il nome Moscow Mule, “mulo di Mosca”.

Questo drink nasce servito dentro tazze di rame. E qui si inserisce l’altro pezzo della leggenda.
A quel tavolino del Chatham, oltre ai due uomini d’affari, si sarebbe infatti seduta un’altra imprenditrice, spinta proprio come loro da una personale necessità di business: smaltire un magazzino pieno di oggetti di rame e, in particolare, di mug da 5 once caratterizzate dall’incisione di un asinello (se cercate, si trovano ancora in vendita su eBay).

L’utilizzo del rame, peraltro non è casuale, ma dettato da due ragioni: la prima è che è un ottimo conduttore e la tazza si raffredda velocemente; la seconda è che si pensa che l’interazione tra il rame e il lime aggiunga qualcosa al gusto del cocktail.

Negli anni Cinquanta la fortuna del Moscow Mule decollò e da Manhattan si estese a Los Angeles e a tutta l’America, facendo la fortuna di Smirnoff che, allora, era solo un piccolo marchio come tanti.

Ecco qui la ricetta del Moscow Mule così come riportata dall’Iba (International Bartenders Association), che assegna al cocktail un grado alcolico di circa 38,8% vol.

Ingredienti

  • 4,5 cl Vodka
  • 12 cl Ginger Beer
  • 0,5 cl succo di lime fresco
  • 1 fetta di lime

Procedimento

  • Riempite di ghiaccio una coppler mug o un tumbler alto
  • Unite la vodka con la Ginger Beer e aggiungete il succo di lime
  • Guarnite con una fettina di lime e servite.

Foto:  Lukas Gojda - Fotolia.com