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COP22 lancia l’allarme: 2016 anno più caldo di sempre

Pessime notizie dalla COP22 di Marrakech: secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale la temperatura è aumentata di 1,2 gradi rispetto ai livelli preindustriali. 

Pessime notizie dalla COP22 di Marrakech: secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale la temperatura è aumentata di 1,2 gradi rispetto ai livelli preindustriali. 

L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), durante la Conferenza Onu sul clima di Marrakech (COP22), ha lanciato l’allarme: il 2016 si presta a diventare l’anno più caldo di sempre.

L’anno che si sta concludendo ha mostrato un aumento medio delle temperature di +1,2 °C rispetto all’era preindustriale

A Marrakech si sono riuniti oltre 190 paesi per cercare di attuare l'accordo scaturito dalla COP21 di Parigi dello scorso anno, con cui si intende limitare il riscaldamento globale sotto i 2 °C: secondo i climatologi, una volta superata questa soglia, sarà molto complicato adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici.

L’aumento delle temperature, responsabile dei recenti eventi climatici estremi, è determinato in parte dalle emissione di gas serra e in parte dall’attività di El Nino, il fenomeno climatico ciclico che causa un forte riscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico.

Quest’anno la concentrazione di gas serra nell'atmosfera ha raggiunto livelli senza precedenti, l'estensione del ghiaccio marino artico è stata modesta e lo scioglimento dei ghiacci è stato molto intenso.

Basti pensare che in Groenlandia l'estensione del ghiaccio marino artico è stata la seconda più bassa mai registrata, mentre in molte regioni artiche e subartiche della Russia, Alaska e Canada nord-occidentale la temperatura si è mantenuta mediamente oltre i 3 °C rispetto al normale.

Ma le elevate temperature oceaniche hanno causato un aumento del fenomeno di sbiancamento del corallo in alcune parti della Grande barriera corallina in Australia dove addirittura è morto fino al 50% dei coralli.

La relazione definitiva sullo stato del clima 2016 sarà presentata dal WMO in India all'inizio del 2017 ma già dai dati di cui si dispone il quadro è allarmante

Se il global warming continuerà al ritmo attuale l'economia di tre quarti dei Paesi del mondo ne rimarrà danneggiata, aumentando ancora di più il divario tra Paesi ricchi e poveri.

Le ondate di calore, le alluvioni e le tempeste associate ai cicloni tropicali finora si verificavano solo una volta in una generazione ma, a causa del mutamento climatico, stanno diventando sempre più frequenti e regolari e stanno provocando un aumento esponenziale di profughi climatici, che ormai sono il doppio di quelli causati dai conflitti.

Foto © apenigina - Fotolia.com