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Cambiamenti climatici: un pinguino ci svelerà gli effetti sull'ecosistema

Attraverso dispositivi elettronici che forniranno dati sulle aree di alimentazione e i parametri riproduttivi dei pinguini di Adelia si avranno idee più chiare sui cambiamenti climatici. 

Attraverso dispositivi elettronici che forniranno dati sulle aree di alimentazione e i parametri riproduttivi dei pinguini di Adelia si avranno idee più chiare sui cambiamenti climatici. 

I pinguini di Adelia sono considerati bioindicatori dei cambiamenti climatici che si stanno attuando nell'Oceano Antartico.

Questi uccelli marini dipendono dalla presenza di ghiaccio e quindi sono molto sensibile ai cambiamenti dell'ecosistema, ecco perché sono stati scelti per studiare come il cambiamento climatico in Antartide sta mettendo alla prova la capacità di adattamento degli organismi.

La ricerca è un progetto dell'università di Siena, ma è anche frutto di collaborazioni internazionali con i programmi antartici americano e australiano.

Lo studio si basa sul monitoraggio dei parametri riproduttivi di questo particolare pinguino, attraverso conteggi periodici della popolazione e censimenti giornalieri su oltre 100 nidi.

Sotto analisi sono anche le aree di alimentazione durante il periodo riproduttivo, attraverso l’uso di trasmettitori satellitari e registratori di immersione, da cui ricavare la posizione su mappa e il profilo di immersione per ogni esemplare a cui è stato applicato lo strumento per alcuni giorni.

Le attività di ricerca si sono indirizzate prevalentemente nella zona di Edmonson Point, a circa 50 km NW della base italiana Mzs, dove è situata una colonia di quasi 3000 coppie di pinguino di Adelia.

Attraverso lo studio dei dati raccolti si è riusciti ad avere una visione completa sullo stato di salute dei pinguini e dell'ambiente circostante.

Quest'anno è iniziata anche l’analisi delle zone di svernamento degli adulti in quest'area del Mare di Ross: sono stati applicati alla zampa dei pinguini dei data logger, cioè una sorta di global location-sensing (Gls) che verranno recuperati tra un anno.

I dati che forniranno insieme agli altri eseguiti in diverse colonie di pinguini del Mare di Ross, saranno molto significativi perché la biologia post-riproduttiva di questa specie è ancora in parte sconosciuta.

Foto © rusugrig - Fotolia.com

Tipsby Dea

Studio dei biomarcatori fisiologici

Una parte della ricerca sui pinguini di Adelia riguarderà lo studio di biomarcatori fisiologici, per valutare lo stress e la qualità dell'habitat.