Vivere eco
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Come avere un guardaroba ecosostenibile

Aver un guardaroba sano ed ecosostenibile è facile: basta cominciare ad acquistare meno vestiti e imparare a riutilizzare quelli vecchi. 

Aver un guardaroba sano ed ecosostenibile è facile: basta cominciare ad acquistare meno vestiti e imparare a riutilizzare quelli vecchi. 

Recenti studi clinici hanno dimostrato che nei consumatori occidentali è stato riscontrato un aumento di dermatiti da contatto ed allergie a seguito dell’uso di indumenti di scarsa qualità: ciò dovrebbe essere sufficiente per far cambiare le nostre abitudini e iniziare ad acquistare capi ecosostenibili.

E’ molto meglio comprare pochi capi di buona qualità piuttosto che buttarsi a capofitto nello shopping compulsivo acquistando tutto ciò che ci viene offerto:la prima cosa da fare per avere un guardaroba sano è evitare riempirlo senza controllo.

Scegliere indumenti ecologici non significa solo controllare che siano fatti di materie prime naturali come il cotone o il lino perché poi possono essere sottoposti a trattamenti e coloranti che possono risultare ugualmente dannosi per la salute della nostra pelle.

Quando compri un capo nuovo presta attenzione alla certificazione ma non limitarti solo a leggere l’etichetta: controlla attentamente il capo annusandolo e toccandolo.

Un’accortezza da adottare è quella di lavare una o due volte un capo appena acquistato prima di indossarlo: in questo modo ridurrai la presenza di formaldeide e di altri prodotti conservanti o antimuffa.

Impara poi ad acquistare abbigliamento proveniente dal commercio equo e solidale: non si tratta più come in passato solo di abiti etnici e stravaganti ma di ogni tipo di capo dai pullover ai calzoni, dalle felpe agli abiti estivi.

Una buona abitudine, che ora è diventata particolarmente di moda grazie al termine inglese vintage, è quella di comprare abiti usati.

Il bello dei vestiti usati è che non contengono più tracce di sostanze chimiche perché il tempo e i numerosi lavaggi hanno eliminato ogni residuo pericoloso.

Oltre ai negozi vintage puoi trovare capi usati anche nei charity shop gestiti da organizzazioni di volontariato che finanziano progetti umanitari nei paesi più svantaggiati.

Se hai dimestichezza con ago e filo e un po’ di creatività puoi inoltre sbizzarrirti reinventando vecchi abiti ricucendoli o magari tingendoli con colori vegetali: un’idea in più per riciclare vecchi capi che non indossi da tempo e a cui sei affezionata.

Foto © Africa Studio - Fotolia.com

Tipsby Dea

Vestiti a km 0

Comprando abiti a km zero, cioè fatti in Italia o al limite in Europa, avrai la certezza che sono stati rispettati i parametri di sicurezza per la loro produzione.