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In 30 anni emissioni di CO₂ a 1.000 gigatoni

Secondo un recente studio, entro 30 anni il raggiungimento del tetto delle emissioni di CO₂ a 1.000 gigatoni provocherà conseguenze catastrofiche. Ecco perché.

Secondo un recente studio, entro 30 anni il raggiungimento del tetto delle emissioni di CO₂ a 1.000 gigatoni provocherà conseguenze catastrofiche. Ecco perché.

La decisione dei governi di porre a 2 gradi il limite dell'aumento per il riscaldamento globale avrà conseguenze devastanti per il nostro pianeta: a sostenerlo è un gruppo di 18 scienziati di diverse nazionalità che lo scorso dicembre hanno pubblicato uno studio in merito.

La ricerca pubblicata su PlOs One, una peer-reviewed internazionale open-source dedicata alla pubblicazione di studi scientifici, lancia un monito alla comunità internazionale rea di aver innalzato a 2 gradi il limite delle emissioni di CO₂.

In questo modo entro soli 30 anni si raggiungerebbe il tetto delle emissioni di CO₂ a 1.000 gigatoni, considerato un limite da non oltrepassare, superato il quale il pianeta è destinato ad un'inarrestabile catastrofe ambientale.

Aumentando di 2 gradi questo limite si determinerebbero conseguenze che possono essere definite disastrose

L’aumento della temperatura globale provocherebbe un innalzamento di diversi metri del livello del mare il che causerebbe l’estinzione delle barriere coralline e delle specie associate. Aumenterebbe anche il fenomeno, già tristemente in atto, dello scioglimento dell'Artico, dell'area Antartica e si ridurrebbero ulteriormente i ghiacciai d'alta montagna determinando un'estensione delle aree aride.

Secondo gli scienziati autori dello studio, tra cui James Hansen, ex scienziato della Nasa e ora professore alla Columbia University, occorre agire in modo rapido e drastico per limitare le emissioni e contenere il riscaldamento globale a 1 grado anziché a 2 come è stato prospettato.

In questa maniera la variazione climatica si stabilizzerebbe rimanendo non molto diversa dalle variazioni già vissute negli ultimi 10mila anni. Inoltre aumenterebbero le possibilità che biosfera e suolo possano inglobare una parte considerevole della CO₂ emessa dall'uomo.

Nella ricerca pubblicata su PlOs One i governi vengono caldamente invitati ad avviare politiche di risanamento ambientale in modo da realizzare tagli delle emissioni nocive nell'ordine del 6% annuo e di intervenire con massicce campagne di rimboschimento: solo così si potranno proteggere le generazioni future e la natura.

Foto © tomas - Fotolia.com

Tipsby Dea

Scienziati pro nucleare

Lo studio pubblicato su PlOs One indica nell’implementazione dell’uso di energia nucleare una soluzione reale al problema del riscaldamento globale: continuando a bruciare combustibili fossili come si fa ora sarà impossibile ridurre le emissioni di Co₂.