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Le foreste conquistano l’Italia

Secondo i dati forniti dal Corpo forestale dello Stato in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, il tasso di crescita delle aree ricoperte da foreste è in aumento. 

Secondo i dati forniti dal Corpo forestale dello Stato in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, il tasso di crescita delle aree ricoperte da foreste è in aumento. 

Grazie ai dati del terzo Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio (Infc) si può tranquillamente affermare che un terzo del territorio italiano è verde: in 50 anni gli alberi sono più che raddoppiati.

Secondo le previsioni, nei prossimi mesi il nostro paese si avvicinerà alla quota record di undici milioni di ettari di superficie forestale. Rispetto all’ultimo rilevamento ufficiale avvenuto nel 2005 si parla di un aumento di oltre 600 mila ettari.

Nell’arco di quasi dieci anni il Molise ha registrato una crescita della superficie forestale del 17%, la Sicilia del 16,2%, la Basilicata dell’11,1%, il Lazio del 10,5% e la Calabria del 9,9%. La Sardegna presenta una superficie totale verde con più di 1,2 milioni di ettari mentre la Toscana si ferma a 1,19 milioni di ettari.

Secondo il Corpo forestale dello Stato questi dati, oltre ad essere positivi per l’ambiente lo sono anche sotto il profilo economico perché tutti questi alberi in più evitano al nostro paese multe internazionali pari a circa due miliardi di euro.

Infatti le foreste assorbono l’anidride carbonica e immobilizzano grandi quantità di carbonio: ciò consente all’Italia di avvicinarsi il più possibile agli obiettivi previsti dalle politiche climatiche internazionali.

Ma perché i boschi sono in aumento? All’origine di questo fenomeno vi è l’abbandono da parte degli Italiani delle attività di agricoltura di collina e montagna che ha comportato una crescita di alberi proprio nelle aree incolte.

Al nord la crescita della superficie forestale è tutto sommato modesta perché il tasso di abbandono delle aree di montagna è basso come accade ad esempio in Trentino e nell’Alto Adige dove sono state attivate politiche che prevedono incentivi per chi resta.

Foto © keller - Fotolia.com

Tipsby Dea

Più boschi più animali

L’aumento della superficie boschiva implica la presenza di più animali liberi di muoversi in cattività come la lince a Tarvisio e in Piemonte, l’orso in Abruzzo e in Trentino e il lupo che popola molte aree dal Nord-Ovest alla Calabria.