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Nuove multe per chi vende sacchetti in finta plastica bio

Il Senato ha approvato nuove multe per chi commercializza sacchetti di plastica non conformi alle norme europee o in finta plastica bio. 

Il Senato ha approvato nuove multe per chi commercializza sacchetti di plastica non conformi alle norme europee o in finta plastica bio. 

D’ora in poi multe salate per chi venderà sacchetti di plastica che non rispettano la normativa europea o che sono addirittura in finta plastica bio, cioè quei sacchetti composti di polietilene più additivi, biodegradabili in tempi lunghissimi, sui 10 anni, e con frammenti residui pericolosi per animali e ambiente.

A deciderlo è stato il Senato, approvando l'emendamento presentato in Commissione ambiente e industria da Massimo Caleo, senatore del Pd. L'emendamento è legato al decreto legge competitività e quando quest’ultimo sarà approvato in via definitiva, avrà decorrenza immediata.

La sanzione per chi distribuirà sacchetti inquinanti o finti bioshopper varierà da 2.500 a 25mila euro e sarà moltiplicata fino alla cifra di 100mila euro in caso di ingenti quantità

 


Il nostro Paese è all'avanguardia in Europa sia per la messa al bando dei vecchi sacchetti di plastica in
polietilene, praticamente indistruttibili, che inquinano mare, bacini idrici, corsi d'acqua, sia per la produzione di bioplastiche, è ora anche il primo, fra tutti i paesi dell’UE, a far rispettare la normativa che mira ad eliminare gradualmente gli shopper inquinanti tramite l’applicazione di multe salate.

Quello di limitare l’uso di shopper inquinanti tramite sanzioni non è un tentativo nuovo perché un emendamento analogo era stato presentato da Francesco Ferrante, senatore Pd, nella legge finanziaria 2007 ma una serie di proroghe ne avevano rimandato l'entrata in vigore fino al 2011, con un aggiornamento nel 2012.

Finalmente con l'approvazione di questo decreto il settore delle bioplastiche assisterà al completamento dell'iter normativo sugli shopper e si farà chiarezza in materia di raccolta differenziata della frazione organica che ormai si sta diffondendo con successo in tutta Italia.

Sarà obbligatorio usare solo bioshopper fatti di biopolimeri, amido di mais o patate, completamente biodegradabili e compostabili, cioè utilizzabili anche per la raccolta dell’umido domestico, perché non inquinano il terriccio del compost.

Foto © Photographee.eu - Fotolia.com

Tipsby Dea

Tempistica della normativa

La nuova direttiva uni en 11432 prevede entro il 2017 la riduzione del 50% dei sacchetti di plastica più inquinanti e dell'80% entro il 2019.