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Video guida ecologica: la spesa ecosostenibile

Video guida ecologica: la spesa ecosostenibile. Segui i video consigli dell’esperto e scopri come limitare le spese e l’inquinamento facendo la spesa in modo ecosostenibile.

A domanda... risposta

Cosa si può fare concretamente per ridurre la quantità di rifiuti prodotti ogni giorno?
Se si pensa che approssimativamente metà dei rifiuti domestici sono biodegradabili e l'altra metà sono costituiti da imballaggi, una prima soluzione pratica è quella di utilizzare i primi per il compostaggio domestico e ridurre i secondi con alcuni accorgimenti.

Approfondiamo...
Se è vero che l'imballaggio è un elemento indispensabile per la protezione dei prodotti, è altrettanto vero che al momento dell'acquisto il consumatore può scegliere diverse soluzioni per portare a casa meno imballaggi. Il primo passo è munirsi di borse di stoffa o di plastica rigida in cui riporre la merce, in modo da utilizzarle ogni volta che si va a fare la spesa e ridurre il consumo di sacchetti di plastica. In alternativa si può anche scegliere cassette ripiegabili (comode da riporre anche in auto) o carrellini muniti di ruote (comodi, soprattutto quando ci si reca nei mercati all'aperto, per riporre i sacchetti di carta di frutta, pane e verdura).

E per i liquidi?
Per il vino, per esempio, ci si può organizzare acquistandolo in damigiane da 20 o 50 l per poi imbottigliarlo privatamente in bottiglioni e bottiglie di vetro lavabili e riutilizzabili.

Molti prodotti però sono ancora venduti in confezioni singole. Come fare?
Le abitudini degli italiani stanno cambiando. Sempre più supermercati infatti offrono prodotti "alla spina", ossia prodotti sfusi che possono essere acquistati secondo le proprie esigenze. In campo alimentare si tratta di prodotti secchi a lunga conservazione come pasta, riso, cereali o caramelle. Ma non mancano erogatori per detersivi o detergenti per la casa.

Quali sono i vantaggi dei prodotti "alla spina"?
Innanzitutto il risparmio sugli imballaggi, ma anche la possibilità di ridurre gli sprechi di prodotto potendo acquistare la quantità giusta e necessaria alle proprie esigenze.

Ci sono altri prodotti che si possono acquistare sfusi?
Certo! Per esempio il latte. Oggi, infatti, la maggiore sensibilità ecologica, l'economia dei trasporti, il marketing ambientale, ma anche l'attenzione per prodotti di qualità, hanno stimolato il mercato a fornire ulteriori soluzioni a minor impatto ambientale. Così è possibile acquistare abbastanza facilmente latte crudo, dal sapore straordinariamente ricco e naturale, presso i sempre più numerosi distributori di latte fresco alla spina, contribuendo concretamente alla riduzione degli imballaggi e favorendo un meccanismo virtuoso di economia sostenibile, vantaggiosa sia per i produttori, che guadagnano il valore reale della merce venduta, sia per i consumatori, che risparmiano in denaro e guadagnano in qualità del prodotto.

Come ci si deve comportare per quei prodotti che sono disponibili solo in imballaggi classici?
In questo caso si può scegliere i cosiddetti "formati famiglia", ossia quelle confezioni che in proporzione hanno meno imballo per unità di prodotto. Per esempio, un cartone da 2 l di succo di frutta, una volta svuotato, pesa circa 70 g; lo stesso contenuto, venduto in 10 cartoni più piccoli da 200 ml ciascuno, porterebbe a produrre circa 160 g per ogni confezione (1600 g totali rispetto ai 70 della confezione da 2 l), ossia più del doppio di scarti.

Autore
Valentina Mele

Regia
Valentina Mele

Producer
Silvia Pezzulo

Ispettore di produzione
Laura Mauceri

Interpreti
Silvia Pezzulo

Operatori
Claudio Lucca
Valentina Mele

Montaggio
Valentina Mele

Esperto
Roberto Cavallo, presidente cooperativa E.R.I.C.A.

Si ringrazia
La cooperativa E.R.I.C.A. per la collaborazione.
www.cooperica.it

  • Il progetto dei distributori di latte crudo alla spina, nato in Lombardia nella provincia di Cremona, si sta diffondendo molto rapidamente in tutta Italia: sono già oltre 500 i punti vendita provvisti di erogatori di latte. Questa iniziativa è spesso incentivata dalle amministrazioni locali, come sostegno alla cosiddetta filiera corta, per avvicinare la domanda all'offerta. Aiutando infatti l'allevatore nell'installazione della macchina, gli si permette di vendere il prodotto a un prezzo fino a 3 - 4 volte superiore rispetto alla vendita all'ingrosso, mentre il consumatore lo paga anche il 30% in meno, con una garanzia in più sulla provenienza del latte stesso.
  • In Italia, il consumo di latte fresco si aggira attorno ai 15 l pro capite (fonte Ismea-Nielsen); se si considera che il latte viene imballato sempre più spesso in bottiglie di plastica e sempre meno in contenitori tipo TetraPack, ricorrere ai distributori alla spina significa evitare la produzione di circa 27.000 t di plastica, cioè poco meno di 2 kg all'anno per famiglia.

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