Educazione
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I bambini devono sapere? La ricerca dei canali tv di De Agostini sulla corretta informazione

Dove reperiscono i bambini le informazioni? E come fare in modo che le interpretino nel modo corretto? Le risposte nella ricerca presentata dal Network Tv Kids del gruppo De Agostini a Cartoons on the Bay 2017.

Dove reperiscono i bambini le informazioni? E come fare in modo che le interpretino nel modo corretto? Le risposte nella ricerca presentata dal Network Tv Kids del gruppo De Agostini a Cartoons on the Bay 2017.

I bambini e l'attualità, un tema sempre più scottante.

Sono molti i genitori che si domandano fino a che punto i piccoli debbano essere messi al corrente di quello che accade nel mondo, con particolare riferimento ai fatti più drammatici: la guerra, il terrorismo, l'immigrazione.

E se la scelta di informare i bambini su quello che accade oggi diventa spesso una necessità impellente, i dubbi su come i più piccoli possano reperire le informazioni e decodificarle sono ancora molti.

Per questo motivo, il network Kids dei canali televisivi del Gruppo De Agostini Editore ha presentato a Cartoons on the Bay 2017 i risultati della ricerca dal titolo "I bambini devono sapere: il ruolo della corretta informazione oggi sul target dei nativi digitali".

L'analisi è stata condotta dall'Istituto di ricerche Tips, che ha messo a punto la ricerca facendo riferimento a un target di bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni.

Scopo dello studio è stato quello di capire dove i bambini reperiscono le informazioni, come le interpretano e che effetti possono avere su di loro.

I risultati?

Dalle interviste è emerso che il 97% dei bambini desidera sapere quello che accade nel mondo: il 60% di loro dichiara infatti che conoscere le situazioni è il modo migliore per averne meno paura, oltre che per evitare situazioni di pericolo.

E quali sono i fenomeni che più spaventano i bambini?

Il terrorismo è conosciuto dal 97% di loro, la guerra dal 99% e il terremoto dal 100%: in quest'ultimo caso i bambini sentono l'emergenza come molto vicina a loro, tanto da scatenare sentimenti di timore e preoccupazione. Guerra e immigrazione, invece, sono percepiti come più distanti dalla propria realtà.

Per quanto concerne la fonte dell'informazione, la maggior parte dei piccoli intervistati dichiara di apprendere le notizie dai genitori (il 72%), seguono la tv e la scuola (66%), gli amici (28%) e il web (41%).

Il risultato della ricerca, dunque, pone l'accento sull'importanza di informare in modo corretto i più giovani sui fatti di cronaca: per contesto sociale, infatti, tutti loro sono esposti quotidianamente a informazioni di ogni tipo senza tuttavia avere la capacità di decodificarle.

Da qui la scelta di De Agostini Editore di promuovere la corretta informazione dei ragazzi, per aiutarli a comprendere la realtà e a contestualizzarla nel modo migliore. Un esempio di questa politica è stata la volontà di raccontare ai bambini il sisma del centro Italia attraverso lo speciale, trasmesso lo scorso dicembre, "Ti racconto i terremoti" realizzato con Giovanni Muciaccia e in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava.

Tale impegno proseguirà anche nei prossimi mesi durante i quali Giovanni Muciaccia con la trasmissione "Freestyle - tutta un'altra stanza" sarà a Norcia per decorare le aule delle scuole ricostruite dalla Fondazione Francesca Rava.

Un modo, dunque, non solo per informare i telespettatori più giovani, ma anche per ridare loro i sogni e la speranza di un futuro meno drammatico.