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Giornata mondiale sindrome di Down: il 21 marzo partecipa anche tu!

Il 21 marzo si celebra la giornata mondiale della Sindrome di Down. Iniziative e obiettivi.

Il 21 marzo si celebra la giornata mondiale della Sindrome di Down. Iniziative e obiettivi.

La giornata mondiale della Sindrome di Down (World Down Syndrome Day) si celebra ogni anno il 21 marzo: un momento utile per richiamare l'attenzione del mondo sui diritti e sulle necessità di coloro che sono affetti da questa sindrome.

La Sindrome di Down è un'anomalia genetica che non ha basi ereditarie.

I soggetti affetti da Sindrome di Down, definita anche Trisomia 21, presentano un cromosoma in più (il 21 appunto): hanno quindi 47 cromosomi totali anzichè 46.

L'anomalia genetica, che può avvenire per cause diverse, ha come conseguenza deficit variabili da soggetto a soggetto, sia nello sviluppo cognitivo che in quello motorio e fisico.

La giornata mondiale si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione e sui diritti delle persone affette da Sindrome di Down e, soprattutto, di sottolineare la necessità di assicurare loro benessere, inclusione e autonomia. Negli ultimi vent'anni molto si è fatto in questa direzione e tante sono le iniziative che hanno permesso a bambini e ragazzi Down di avere accesso ad opportunità formative, ludiche e anche professionali. Ma si può fare ancora tanto.

Un punto di riferimento, in Italia, è l'Associazione CEPS, nata nel 1980 come gruppo di genitori che volevano tutelare i propri figli affetti da sindrome di Down. L'Associazione, oggi diventata Onlus, comprende oltre ai genitori anche singoli cittadini, persone affette dalla sindrome e un gruppo di consulenti professionali. Il CEPS realizza interventi e iniziative concrete e a tutto campo: consulenza, formazione, divulgazione, laboratori, sviluppo autonomia, lavoro.

Per la giornata mondiale 2015, il COORDOWN (coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con sindrome di Down) ha realizzato questo bellissimo video a cui hanno contribuito anche i "Neri per caso".

Foto © www.volontariatosalute.it