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Tetano: come avviene il contagio

Il tetano è una malattia molto grave che, nei casi peggiori, può essere letale: ecco quello che c'è da sapere.

Il tetano è una malattia molto grave che, nei casi peggiori, può essere letale: ecco quello che c'è da sapere.

Il tetano è una malattia molto grave che colpisce i nervi e la muscolatura.

A scatenare il tetano è un batterio particolare, presente nel terreno e nelle feci animali: il Clostridium Tetani.

Il contagio da tetano avviene nel momento in cui il batterio entra nell'organismo attraverso una ferita delle pelle; particolarmente a rischio sono infatti le ferite causate da un oggetto contaminato che punge la pelle, come un ago o un chiodo.

Il batterio Clostridium Tetani è molto pericoloso perché può sopravvivere nel terreno e rimanere infettivo molto a lungo, anche per 40 anni.

I batteri del tetano, una volta entrati nell'organismo, colpiscono nervi e muscolatura dando origine a caratteristici spasmi muscolari: se non curato tempestivamente, infatti, il tetano può causare la morte per collasso cardio-respiratorio.

Quali sono i principlali sintomi del tetano?

I primi sintomi sono gli spasmi muscolari alla mascella, accompagnati da febbre alta, mal di testa, irrigidimento muscolare diffuso e difficoltà a deglutire.

Il periodo di incubazione, ovvero il lasso di tempo che intercorre dall'infezione alla comparsa dei primi sintomi, può essere anche di tre settimane. In generale si può affermare che prima compaiono i sintomi, più grave è la forma di tetano contratta.

Come evitare dunque il contagio da parte dei bambini?

La forma di prevenzione più efficace sono indubbiamente le vaccinazioni antitetaniche.

Il vaccino anti-tetano di solito viene somministrato ai piccoli sotto i 2 anni in 3 dosi e fa parte del vaccino DTaP, ovvero quello contro la difterite, il tetano e la pertosse.

Intorno agli 11/12 anni viene poi effettuato un richiamo.

Se l'infezione da tetano è già in atto, inoltre, è possibile somministrare un vaccino post-esposizione.

Un'altra raccomandazione importante è quella di disinfettare sempre molto bene le ferite della pelle per evitare contaminazioni, tenendo però presente che disinfettare la ferita non può servire a prevenire il tetano se il bambino non è stato opportunamente vaccinato.

Il tetano neonatale, invece, è una patologia che colpisce generalmente i neonati che vengono al mondo in condizioni igieniche precarie e ha origine nel momento in cui il cordone ombelicale, reciso, viene infettato dai batteri.