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Convulsioni febbrili nei bambini: cosa fare?

Nella maggior parte dei casi non comportano alcuna conseguenza ma spaventano molto mamma e papà: ecco allora qualche dritta.

Nella maggior parte dei casi non comportano alcuna conseguenza ma spaventano molto mamma e papà: ecco allora qualche dritta.

Le convulsioni febbrili nei bambini sono tra i timori più frequenti tra i genitori. Spesso di tipo benigno, non comportano in realtà alcuna conseguenza seria e sono piuttosto diffuse tra i bambini.

Si stima infatti che le convulsioni febbrili riguardino 4 bambini su 100, spacialmente nella fascia d'età 6 mesi-5 anni.

Le convulsioni si presentano in caso di febbre anche se, a scatenarle, non sarebbe la febbre in sé ma l'infezione che l'ha causata.

I sintomi della convulsioni febbrili nei bambini

Vanno dalla perdita di coscienza, alle scosse muscolari, dal tremore all'irrigidimento dei muscoli. Alla fine il bambino appare molto stanco e affaticato.

Per non allarmarsi e per gestire al meglio questo tipo di evento è necessario che mamma e papà sappiano intervenire.

convulsioni bambini

Foto: parinyabinsuk / 123RF Archivio Fotografico

Cosa fare nel caso di convulsioni febbrili nei bambini

Ecco le linee guida di Salvagente Italia.

  • Mantenere la calma e non farsi prendere dal panico.
  • Posizionare il bambino su un fianco così da evitare inalazione di saliva o vomito.
  • Allentare l'abbigliamento.
  • Non forzare l'apertura della bocca: la mandibola sarà infatti serrata.
  • Non cercare di dare da bere o da mangiare al bambino.
  • Osservare le convulsioni. Ad esempio, scosse ai 4 arti? Rigidità? Interessamento di una sola metà del corpo? Saranno infatti informazioni utili per la ricostruzione dell’evento.
  • Se la crisi dura per più di 2-3 minuti e il bambino non è al primo episodio di crisi convulsiva i genitori dovrebbero avere a disposizione un clistere di Micronoan (principio attivo DIAZEPAM) da somministrare per via rettale. 
  • Se dopo 10 min la crisi non si risolve autonomamente o con Micronoan chiamare l'ambulanza o comunque portare il bambino al pronto soccorso.
  • Allertare, in ogni caso, il pediatra per una valutazione medica del bambino e per indagare l’origine della febbre.

Foto: grinvalds / 123RF Archivio Fotografico