Neonati
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Come affrontare l'insonnia dei lattanti

L’insonnia dei bambini è un disturbo che sembra in aumento nelle nostre società occidentali. Con molte differenze da caso a caso, vediamo cosa si può fare per affrontare l’insonnia dei bambini, iniziando da più piccoli, i lattanti.

L’insonnia dei bambini è un disturbo che sembra in aumento nelle nostre società occidentali. Con molte differenze da caso a caso, vediamo cosa si può fare per affrontare l’insonnia dei bambini, iniziando da più piccoli, i lattanti.

L’insonnia nei bambini è un disturbo che, secondo le stime degli Istituti di Sanità, sembra in aumento costante nelle nostre società occidentali.

Esistono molte differenze a seconda dei casi e non si può parlare di un unico tipo di insonnia, ma piuttosto di un disturbo del sonno che si manifesta in modi diversi caso per caso.

L’insonnia nei bambini non è un elemento da sottovalutare perché il disturbo del sonno ha conseguenze sulla salute complessiva e anche sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Senza dimenticare che l’insonnia dei bambini ricade come elemento di disturbo anche sul resto della famiglia.

Iniziamo ad esplorare l’argomento dai bambini piu’ piccoli: l‘insonnia nei lattanti.

Lattanti e insonnia fisiologica

Le neo-mamme probabilmente sanno bene di cosa stiamo parlando, soprattutto perché i neonati sono alle prese con una complessa attività di organizzazione per tante funzioni vitali e il loro ciclo veglia-sonno è determinato anche dalla soddisfazione di un bisogno primario: alimentarsi.

Soprattutto nei primi mesi, i neonati si svegliano tipicamente ad intervalli regolari, che coincidono con la poppata. Cosa che avviene di regola anche durante la notte.

Ma ci sono casi in cui il risveglio notturno non è determinato dalla fame.

Tra i motivi di risveglio notturno ci possono essere piccoli disturbi come il mal di pancia, il mal d’orecchio,  dolori per la dentizione (in fase piu’ avanzata) , febbri, etc.

Esclusi questi motivi, che restano eventi straordinari, ci possono essere dei bambini che si risvegliano comunque durante la notte. E anche più di una volta.

Questi casi sono da valutare con attenzione, perché se sottovalutati potrebbero in futuro trasformarsi in uninsonnia cronica.

Come capire l’insonnia del lattante ?

Elementi  importanti da valutare nel risveglio del nostro bambino sono:

  •  se si è svegliato per esigenze fisiologiche: fame, sete, etc.
  •  se c’è qualcosa che involontariamente stiamo facendo noi per rafforzare il disturbo

Se un bambino molto piccolo si sveglia un paio di volte durante la notte, rientra nella normalità, soprattutto in fase di allattamento.

Se un bambino si sveglia durante la notte quando è malato (febbre, raffreddore,etc.) anche questo può essere considerato nella normalità.

Se un bambino si sveglia, ma si riaddormenta da solo subito dopo, è un’ottima cosa.

Se un bambino si sveglia, anche più volte e ogni volta noi accorriamo, mettendo in campo un rito di rassicurazione, questo può diventare un rafforzativo e innescare una dinamica difficile da gestire in futuro. Ciò non significa certo ignorare il risveglio o il richiamo notturno del bambino, ma quello che è importante è valutare attentamente le ragioni. Anche, ad esempio, se il bambino fa fatica ad addormentarsi. La nanna è salute.
Accorrere dal bambino, prenderlo in braccio, portarlo nel lettone con noi, attaccarlo al seno, accendere la tv e altri rimedi di questo tipo possono diventare un pericoloso rafforzativo.

Il consiglio è quello di mantenere un ambiente sereno, tenere a freno l’apprensione e le ansie.

Far addormentare il bambino senza creare troppi riti del tipo: canzoncina-tetta-balletto-luce accesa-pupazzi e così via.

Fare in modo cioè che il nostro bambino possa passare dalla veglia al sonno senza aver bisogno della presenza, e contemporanea, di tutti questi elementi. Questo ha come conseguenza immediata che se si sveglia durante la notte, può facilmente riaddormentarsi da solo.

Tra le cose importanti che dobbiamo rispettare per favorire il sonno sereno del nostro bambino e la sua salute :
la serenità complessiva della casa, dell’ambiente familiare e il rispetto dei suoi ritmi biologici e fisiologici.

 

Anche in estate, portare un neonato ad un concerto fino a ore tarde non è certamente un modo salutare di gestire un bambino.
Trascinare i bambini soprattutto se molto piccoli in tour de force vacanzieri  senza orari, facendo saltare tutte le abitudini è qualcosa che incide sulla sua salute complessiva e sulla nostra possibilità di gestire la sua crescita in modo equilibrato, nei mesi a seguire.
Cerchiamo di ricordare che l’happy hour, i concerti, i falò sulla spiaggia, la discoteca e tutti gli svaghi estivi, sono ottime attività per gli adulti, ma non sono luoghi né orari adatti ad un bambino piccolo, anche se sfinito lo vedrete addormentarsi nel passeggino.