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Adozioni a distanza: cosa sono e come funzionano

Aiutare qualcuno anche da lontano può essere un modo per migliorare la situazione di molti con il minimo sforzo: ecco come creare una famiglia con il sostegno a distanza.

Aiutare qualcuno anche da lontano può essere un modo per migliorare la situazione di molti con il minimo sforzo: ecco come creare una famiglia con il sostegno a distanza.

In Italia ci sono circa 1,5 milioni di persone che sostengono a distanza bambini in tutto il mondo. Si stima che siano 500 i milioni donati per i vari progetti attivi di sostegno a distanza. Questo fiume di denaro viene canalizzato attraverso centinaia di associazioni e lascia l'Italia per giungere agli istituti e ai progetti sparsi per il mondo in via di sviluppo. Lo scopo? Sempre e solo uno: aiutare, anche da lontano, chi soffre e non ha una famiglia che lo possa proteggere. Spesso confusa con quella internazionale, per l'adozione a distanza basta poco: una donazione mensile e tanta fiducia nei giusti interlocutori.

Cos'è l'adozione a distanza

L'adozione a distanza è un atto molto coraggioso perché crea un legame senza alcun valore giuridico che permette al bambino di non lasciare il proprio Paese di origine. Allo stesso tempo gli permette di andare a scuola, lavorare, mantenere le relazioni sociali nella sua nazione, dove può - da grande - contribuire attivamente allo sviluppo. Senza confonderle con le adozioni internazionali, quelle a distanza non richiedono richieste formali al Tribunale dei minori. Basta rivolgersi alle associazioni con il programma di sostegno più adatto a ciò che vogliamo fare con il nostro supporto economico.

Adozione o sostegno?

Anche se il linguaggio comune spesso sovrappone i due termini, c'è anche un'altra azione che non implica conseguenze giuridiche, per sostenere i bimbi nei Paesi in via di sviluppo. Il sostegno a distanza è un gesto di solidarietà che si concretizza in un contributo economico periodico versato ad associazioni, Onlus e Ong che spostano questi soldi verso bambini, famiglie o intere comunità che lottano con situazioni difficili, per garantirgli la sussistenza, la frequenza scolastica e le cure sanitarie necessarie. 

Qualora non sussistano vincoli giuridici, dovremmo sempre parlare di sostegno a distanza SaD. Le donazioni si trasformano in aiuti e servizi concreti per lui e per la sua comunità. Anche se da lontano, si entra a far parte della vita di un bambino e della sua famiglia, accompagnandolo nella sua crescita. Inoltre, a seconda dell'associazione coinvolta, i soldi donati contribuiscono alla realizzazione di progetti più ampi di cooperazione allo sviluppo dei Paesi coinvolti. Il principio su cui si basa è che il bambino viva e cresca all’interno della sua famiglia e nel suo Paese di origine.

I criteri con cui vengono scelti i bambini che rientrano nei programmi delle varie associazioni sono diversi, ma si punta a favorire quelli delle famiglie più povere, gli orfani, chi vive per strada o è a rischio sfruttamento, le minoranze etniche e chi è affetto da disabilità.

Quante tipologie di adozioni a distanza esistono

Se vogliamo impegnarci in un programma di adozione a distanza, possiamo scegliere varie formule. Possiamo vincolare la donazione a uno specifico bambino, alla sua famiglia o alla sua comunità. In quest'ultimo caso il denaro andrà a supportare la vita del minore adottato e tutti i progetti che l'organizzazione attiva in loco ha riservato alla comunità in cui il bambino vive.

Adozioni a distanza: le associazioni

Diverse associazioni internazionali favoriscono la pratica delle adozioni a distanza, seguendo tutte le pratiche burocratiche del caso, facendo sì talvolta che ci si incontri addirittura con la famiglia adottiva ed offrendo dunque un supporto affettivo al bambino. 

Solo per fare qualche esempio, tra le organizzazioni non profit con cui è possibile attivare adozioni a distanza ci sono Actionaid, Amref, Sos Villaggi dei Bambini, Avis, Aiutare i Bambini, Coopi, l’Albero della Vita, Save The Children, Comunità di Sant’Egidio, Saharawinsieme. 

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Adozioni a distanza: come funzionano

Scegliere di adottare a distanza un bambino o una comunità è il primo passo. Poi si sceglie l'associazione di cui fidarsi, la si contatta e si compila il modulo per attivare il sostegno a distanza. L'ong sceglie il bambino o la bambina da assegnarci e ci invia una foto e le informazioni sulla sua vita e la comunità in cui vive. 

A questo punto si sceglie la frequenza della donazione (mensile, trimestrale, semestrale), da versare con Rid, bollettino postale o bonifico bancario. Avviati i versamenti, l'organizzazione curerà i contatti con i piccoli, trasmettendo ai genitori adottivi a distanza informazioni, disegnini, messaggi, corrispondenza e aggiornamenti sulla vita quotidiana e gli studi. Si potrà anche scrivere ai bambini, in modo da creare un legame. Se lo si desidera, attraverso l'organizzazione, si può anche incontrare il bambino. Al contrario della adozioni che creano legami legali, quelle a distanza possono anche essere interrotte.

Adozioni a distanza: i costi

Il denaro che viene inviato dalle famiglie con una donazione mensile, per l'80 per cento finanzia spese come cibo, istruzione, assistenza sanitaria, abbigliamento. Per il resto viene riservato alle commissioni ed al sostenimento delle iniziative legate alle associazioni. Solitamente le quote variano a seconda di ciò che si è scelto di sostenere. Le donazioni possono essere dedotte dalla dichiarazione dei redditi per un importo circa di 70.000 euro, con il 10 per cento del reddito dichiarato, oppure detratte del 26 per cento per un valore pari a circa 2.100 euro.

Foto di apertura:  smallsmiles