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Al Mudec la mostra di Jean-Michel Basquiat

Al Mudec di Milano, la mostra Jean-Michel Basquiat ripercorre la breve ma intensa carriera di uno degli ultimi artisti maudit del Novecento. 

Al Mudec di Milano, la mostra Jean-Michel Basquiat ripercorre la breve ma intensa carriera di uno degli ultimi artisti maudit del Novecento. 

Insieme alle opere Keith Haring, i dipinti di Jean-Michel Basquiat sono fondamentali per comprendere il graffitismo che ha caratterizzato i trasgressivi anni Ottanta nella Grande Mela.

Ecco perché è imperdibile la mostra al Mudec di Milano dedicata a questo straordinario artista, morto a soli ventisette anni.

Con quasi 100 opere provenienti da collezioni private, la mostra milanese di Jean-Michel Basquiat si potrà visitare fino al 26 Febbraio 2017.

La pittura di Basquiat è difficile da classificare in una corrente ufficiale: più che immagini dipinge simboli, parole e scritte vicino a figure primitive eseguite con tratti pesanti e macchie di colore senza ordine.

Egli stesso si definiva un "analphabet artist" per il carattere infantile del suo linguaggio e per la somiglianza delle sue opere con i disegni dei bambini.

A distanza di anni dalla sua prima mostra al Whitney Museum of American Art (1992-1993) e dalla retrospettiva al Brooklyn Museum of Art (2005), l’esposizione al Mudec mostra il ruolo centrale di Basquiat nella generazione degli artisti suoi coetanei e la funzione della sua arte come ponte di collegamento tra diverse culture.

Basquiat infatti è riuscito a intrecciare l’energia urbana di New York con le sue radici africane segnate dalla schiavitù, portando all’attenzione del grande pubblico temi essenziali sull’identità umana e sulla questione della razza.

Personaggio fondamentale nella storia contemporanea americana, Basquiat è nato a Brooklyn il 22 dicembre 1960 in un ambiente familiare disgregato. 

Dopo aver lasciato precocemente la scuola si è accostato già nel 1977 al mondo dei graffiti, dipingendo sui vagoni della metropolitana e in alcune zone di Soho con lo pseudonimo SAMO.

La sua prima mostra fu allestita nel 1980 e ben presto le sue opere furono apprezzate dai collezionisti, ma il suo riconoscimento definitivo avvenne lavorando con Andy Warhol nel 1983.

La sua vita e carriera artistica si interruppero tragicamente il 12 agosto del 1988, quando venne ritrovato morto nel suo appartamento per overdose di eroina.

Foto Mudec