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Sempresulpezzo: gennaio 2017

PEOPLE: L'ATTUALITA'
PEOPLE: L'ATTUALITA'

#WhiIMarch, la marcia delle donne contro Donald Trump

In attesa dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, migliaia di persone si preparano a protestare durante la marcia del 21 gennaio.

In attesa dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, migliaia di persone si preparano a protestare durante la marcia del 21 gennaio.

Mentre una Washington blindata attende il giuramento di Donald Trump, previsto per il 20 gennaio alle 12 (ora locale, 18 ora italiana), migliaia di americani si preparano a manifestare contro di lui. Circa una trentina di gruppi sono stati autorizzati a scendere in piazza prima, durante e dopo l’investitura del 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America.

Ma l'appuntamento più atteso è previsto per il 21 gennaio, in cui 200.000 persone sfileranno per la Marcia delle Donne.  

Questa marcia si definisce un “movimento nato su impulso delle donne”. L’idea è stata di Teresa Shook, nonna e avvocato in pensione, che ora vive alle Hawaii.

 

Quando è stata decretata la vittoria di Donald Trump, l’anziana signora ha scritto su Facebook: “Che cosa succederebbe se le donne marciassero in massa a Washington il giorno dell’Inaugurazione?”. Immediatamente sono giunte oltre 10 mila adesioni. Oggi sono 150 mila le donne che hanno assicurato la loro presenza alla marcia via Facebook.

Alla marcia delle donne hanno aderito anche diversi nomi dello star system. Tra i nomi confermati ci sono Jessica Chastain, Julianne Moore, America Ferrera, Amy Schumer, Uzo Aduba, Madonna, Zendaya e anche una lunga serie di artisti che hanno realizzato delle opere per rispondere alla call-to-action lanciata in collaborazione con The Amplifier Foundation per la creazione di alcuni manifesti da distribuire ai partecipanti della manifestazione.

La manifestazione ha ricevuto anche l'endorsement ufficiale da parte di Amnesty International e Planned Parenthood, la più grande rete di planning familiare del Paese. Le organizzatrici hanno annunciato circa 300 Sister Marches “marce sorelle” in altre città del Paese fra cui New York, Boston, Los Angeles e Seattle.

Saranno 55 le città del mondo non americane a partecipare all'iniziativa, tra cui Sydney e Bogotà. Si stimamo almeno 700 mila partecipanti, ma la cifra potrebbe superare il milione di presenze.

Anche Roma e Firenze aderiranno all'iniziativa. L’appuntamento nella capitale è per alle ore 11:00 al Pantheon.