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Chi è Luca Marinelli, il vincitore della Coppa Volpi per Martin Eden

La voce emozionata, il volto raggiante: l'attore romano ha conquistato il massimo riconoscimento personale a Venezia. Accanto a lui, la moglie Alissa. Dietro, una lunga strada fatta di impegno e successi.

La voce emozionata, il volto raggiante: l'attore romano ha conquistato il massimo riconoscimento personale a Venezia. Accanto a lui, la moglie Alissa. Dietro, una lunga strada fatta di impegno e successi.

Lo sguardo allucinato, i picchi vocali, possenti e sempre modulati, la presenza sulla scena: chi ama Luca Marinelli, ha imparato a riconoscere la sua figura e il suo talento, anche sotto 99 kg di peso (come successo durante La solitudine dei numeri primi).

Luca Marinelli: gli esordi, i film, l'amore e le parole

Dopo il successo e la ribalta conquistata con Non essere cattivo, l'attore romano torna al cinema con Martin Eden, film che gli è valso la Coppa Volpi durante l'ultima Mostra del Cinema di Venezia.

Chi è Luca Marinelli: filmografia

Classe 1984, Luca Marinelli inizia la sua storia d'amore con il cinema in sala di doppiaggio. Dopo il diploma all'Accademia Nazionale D'Arte Drammatica Silvio D'Amico, recita in alcuni spettacoli teatrali, tra cui Sogno di una notte di mezza estate con Carlo Cecchi. Qui lo nota Saverio Costanzo, che lo vuole con sé sul set de La solitudine dei numeri primi. Per questo personaggio ingrassa fino a 99 kg, un esordio non facile.

Prima di Martin Eden era stato a Venezia con il film L'ultimo terrestre girato da GIPI. Interpreta San Giuseppe nel film per la tv Maria di Nazareth: oltre a recitare accanto a Paz Vega, su questo set conoscerà la sua futura moglie. Ma le porte del successo stanno per schiudersi. Eccolo tra i protagonisti di Tutti i santi giorni di Paolo Virzì e La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

Nel 2015 è ancora a Venezia a vincere il Premio Francesco Pasinetti come Migliore Attore per il film postumo di Claudio Caligari, Non essere cattivo. Nel 2018 interpreta il ruolo del grande cantautore genovese nella docu-fiction Fabrizio De André - Principe Libero.

Il suo ruolo in Martin Eden

Luca Marinelli è il protagonista della libera trasposizione dal romanzo di Jack London, Martin Eden. Pietro Marcello sposta l'ambientazione da Oakland a Napoli. Il personaggio di Marinelli è dunque un marinaio partneopeo, che ha fame di vita e coraggio da vendere. Salvato da un pestaggio, viene accolto dalla famiglia di Arturo Orsini. Nella sua casa si innamora della sorella Elena.

Il sentimento lo spingerà ad istruirsi ed elevarsi per essere degno di lei. La lettura vorace e la curiosità lo spingono a scoprire di avere un talento naturale per la scrittura, cosa che però non gli porterà molti risultati. Lo sguardo leggermente allucinato di Marinelli, suo marchio di fabbrica, completa un'interpretazione perfetta.

La love story con Alissa Jung

Per tutta la durata della Mostra del Cinema di Venezia, Luca Marinelli è stato affiancato dalla moglie Alissa Jung. Classe 1981, Alissa è nata a Münster. Dopo aver portato a termine i suoi studi a Lipsia, intraprende la carriera di attrice per lo più televisiva.

Tra film, serie e soap opera, incontra Luca Marinelli sul set di Maria di Nazaret, miniserie Rai in cui recitava anche il suo futuro marito. Insieme, oltre ad avere due figli, condividono un progetto umanitario per Haiti "Pen Paper Peace - Scuole per Haiti".

Il discorso integrale al Festival del Cinema di Venezia

Accettando la Coppa Volpi come Miglior attore per il suo ruolo in Martin Eden, Marinelli ha subito messo le mani avanti. «Giuro che non sarò breve - ha esordito -. Mi sembra una situazione assurda, prima che vi rendiate conto dell’errore che avete fatto vado avanti con i saluti. Grazie al festival e alla giuria, è un’emozione gigantesca. Vorrei ringraziare Pietro Marcello, il mio regista, per la sua dedizione, la sua onestà, il suo coraggio perché mi ha lasciato gradualmente scoprire la sua anima e ne sono rimasto abbagliato, grazie per avermi dato fiducia e per avermi regalato questa avventura. Poi vorrei ringraziare delle altre anime belle che sono Dario Zonta, Maurizio Braucci e tutto il cast e tutta la troupe, Napoli che si è donata corpo e immagine a questo film. Poi vorrei ringraziare Officine artistiche, Daniele Orazi che è più da 10 anni che mi sopporta. Poi vorrei ringraziare tutte le persone che ho incontrato in questi anni: amici, amiche, fratelli, sorelle, maestri e maestre, che hanno formato il mio essere attore di oggi. Vorrei ringraziare tutta la mia famiglia, tutti i miei amici, per amare in una maniera così sicura. E poi vorrei ringraziare mia moglie e due meravigliosi figli, che sopportano e mi supportano in questo pazzo e meraviglioso mestiere e che accarezzano la mia anima con la loro presenza e i loro sorrisi».

La parte più importante del discorso di Luca Marinelli al Festival del Cinema di Venezia è arrivata alla fine e ha toccato un punto molto delicato. «Ho questo premio tra le mani anche grazie a Jack London, che ha creato questo personaggio meraviglioso, un marinaio che cercava la verità. Vorrei ringraziare tutti i marinai e le persone che salvano gli uomini in mare. Per questo vorrei dedicare questo premio a tutte le persone splendide che sono in mare, a salvare altri esseri umani che fuggono da situazioni inimmaginabili. E grazie anche per evitarci di fare una figura pessima con noi stessi e con il prossimo. Viva l’umanità, viva l’amore». 

Foto apertura: LaPresse