Divertimento
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Annalisa: «Liberiamoci dalle sovrastrutture della quotidianità »

Annalisa racconta tutti i segreti del disco che preparava da due anni, in uscita adesso ma posticipato a causa del lockdown.

Annalisa racconta tutti i segreti del disco che preparava da due anni, in uscita adesso ma posticipato a causa del lockdown.

Nuda - dichiara Annalisaè un album nel quale ho cercato di raccontarmi completamente senza risparmiare nulla, dalla leggerezza alla riflessione più profonda, dalla forza all’assoluta fragilità, c’è dentro tutto”. Pronto da due anni, dalla fine di quel 2018 che ha regalato ad Annalisa il terzo posto a Sanremo con l’intensa “Il Mondo prima di te”, e posticipato poi a causa del lockdown, esce ora il nuovo album della cantautrice ligure, diventata oggi una delle voci più belle della musica italiana.

Annalisa, hai dichiarato che nel tuo disco “Nuda” c’è dentro tutto, senza risparmiare nulla”. Cosa intendi?

«Togliersi le sovrastrutture, le pose che abbiamo tutti nella quotidianità. Anche quando ci mostriamo sui social abbiamo delle pose. Il mio intento è quello di guardarmi un po’da fuori per far emergere la verità. Credo che, da un lato, si debba sempre mostrare la versione migliore di sè stessi, valorizzandoci e scegliendo cosa mostrare. E’ umano. Dall’altro lato pero’ bisogna far emergere la propria normalità. Bisogna tirare fuori imperfezioni e fragilità che ci appartengono. Io ne ho molte! Soprattutto quando si sfogliano i social bisogna sempre tenere a mente che le immagini che trasmettono sono una parte del tutto. E che al di fuori c’è la vita».

Che rapporto hai con i social?

«Direi un buonissimo rapporto, cerco di far trasparire me stessa sempre. Li gestisco io in prima persona, in maniera onesta e per come mi viene. Cerco ovviamente di far si che quello che posto sui social mi valorizzi ma allo stesso tempo, cerco di non prendermi troppo sul serio, di avere un rapporto molto diretto e di essere me stessa».

L’album è ricco di collaborazioni: J Ax, Chadia Rodriguez, Rkomi Achille Lauro. Come ti sei trovata con questi colleghi?

«E’ andato tutto benissimo ed è il motivo per cui sono parte di questo progetto. Li ho conosciuti tutti personalmente prima di collaborare insieme, per altre cose, alcuni li ho incontrati in alcuni festival estivi. C’è stato con tutti e quattro un punto di contatto forte e la loro presenza da’ valore alla canzone e alle tematiche di cui parliamo».

Che estate è stata?

«La mia estate personale è stata molto particolare. Non ho fatto viaggi. Io abito al mare ma non sono andata al mare se non passandoci rispetto a quanto sono abituata! Ho recuperato radici: sono stata parecchio con gli amici di infanzia e la famiglia. Ho sentito questa esigenza, esigenza di lentezza che ti fa recuperare un po’ te stesso. Mi è molto servita questa estate lenta e riflessiva in cui ho ritrovato l’importanza delle piccole cose. Mi è stato anche utile il lockdown, la primavera in casa in cui ho rimesso mano al disco che era già pronto da tempo e poi giustamente posticipato».

E’ stata l’estate dei tanti tormentoni, anche tu ne hai preso parte con la tua “Houseparty!. Cosa ti è piaciuto? Come hai visto lo scenario?

«Ho percepito che ci fosse tanta voglia di provare a spegnere il cervello, voglia di leggerezza. Forse quest’estate c’era ancora più voglia degli altri anni. E’ la sensazione che ho avuto soprattutto anche durante le esibizioni che ho fatto con distanziamento del pubblico. La voglia di leggerezza emergeva sempre, ed è una cosa che capisco e condivido. Anche le canzoni estive più leggere seguivano questa tendenza. Con Houseparty in realtà sono uscita prima! La canzone è stata lanciata ad aprile, è durata tanto. Il mio intento era di trovare un buon compromesso tra la leggerezza che è sacrosanta e il contenuto e la riflessione. Credo che questo sia un buon modo per trascorrere l’estate e per vivere la musica».

Hai una laurea in fisica con tesi sulla pompa di calore geotermica. Hai studiato tantissimo nella tua vita e hai condotto programmi di scienza in tv. Ieri sono ripartite le scuole. Che sensazione hai?

«Credo che ci sia tanto entusiasmo da parte di chi torna, dei bambini, dei ragazzi. C’è anche tanta responsabilità da parte di chi lavora in questo settore. Mia mamma si occupa della gestione di una scuola media, vivo da vicino la situazione, stanno facendo i salti mortali e bisogna rendersi conto di quante cose fa il personale che si occupa ogni giorno di queste cose. Si è parlato tanto di personale scolastico che rimane a casa, si dovrebbe parlare di più di quelli che ci vanno!»

Venerdì debutta a Tale e Quale show e tra i concorrenti ci sarà Virginio che ha condiviso con te la finale di Amici di Maria de Filippi nel 2011. Vuoi fargli un in bocca al lupo?

«Ma certamente, gli faccio un super in bocca al lupo!»

Domanda d’obbligo. A marzo arriva Sanremo. Ci stai pensando?

«Ora esce il disco e sono focalizzata su questo. Non lo escludo e non mi precludo nulla. Una partecipazione a Sanremo è sempre una cosa importante e bella, indipendentemente da tutto».