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Le straordinarie sorprese di Napoli sotterranea

Un viaggio inedito ed emozionante lungo 5000 anni, tra i cunicoli che si aprono sotto le strade della bellissima e storica Napoli.

Un viaggio inedito ed emozionante lungo 5000 anni, tra i cunicoli che si aprono sotto le strade della bellissima e storica Napoli.

Rifugi, camminamenti, acquedotti: una città vista dal basso, anzi, da sottoterra, può rivelare il suo volto più autentico. Napoli La città infatti poggia sul tufo, un tipo di pietra lavica che si può lavorare facilmente, leggera e porosa. Il sottosuolo, perciò, è un interminabile dedalo di cavità create dall’attività vulcanica e poi ampliate dall’uomo.

Risalgono addirittura a circa 5000 anni fa le tracce di coloro che per primi iniziarono a modificare le cavità sotterranee. Furono poi i Greci, nel 470 a.C, a sfruttare la pietra come materiale da costruzione e a realizzare l’acquedotto di Neapolis, la ‘città nuova’, come venne battezzata; si crearono infatti anche grandi cisterne per raccogliere l’acqua piovana, ma anche ipogei funerari.

I Romani proseguirono in quest’opera di sfruttamento e di ampliamentto delle gallerie, alcune delle quali costituivano delle vere e proprie strade di collegamento. Per secoli Napoli è cresciuta traendo direttamente dalle proprie viscere i materiali per gli edifici, pratica che divenne ancora più utilizzata (di nascosto, naturalmente!) quando, alla fine del XVI secolo, gli Angioini che dominavano la città vietarono l’arrivo di materiale da costruzione dall’esterno per evitare un’espansione urbanistica incontrollata.

Questi ambienti del sottosuolo hanno vissuto anche trasformazioni.

Per esempio, durante la peste del 1656, certe cisterne vennero utilizzate come ossari. L’ampliamento della rete idrica sotterranea giunse ad avere un’estensione di due milioni di metri quadrati, fino a che all’inizio del Novecento si optò per un nuovo acquedotto.

L’uso più recente delle gallerie risale alla seconda guerra mondiale, quando vennero allestiti numerosi rifugi antiaerei per proteggersi dai bombardamenti. Dopo la guerra, con la ricostruzione, le gallerie furono usate come discarica per le macerie, come per nascondere e cancellare i terribili ricordi di un passato tragico. La scoperta di nuovi cunicoli avviene spesso quando si aprono improvvisamente delle voragini nelle strade, proprio a causa del tipo di terreno e delle cavità di cui non si ha più memoria. 

La riscoperta della ‘Napoli sotterranea’ è relativamente recente; risale intorno agli anni Settanta del Novecento, quando alcuni volontari e speleologi iniziarono a liberare e a ripulire le cavità. Grazie a loro è oggi possibile effettuare numerose visite alla scoperta di questo mondo misterioso e affascinante.

Gli ingressi a cui accedere sono numerosi; uno dei più noti è quello di vico Sant’Anna di Palazzo, a Chiaia, che era l’entrata di un rifugio antiaereo.

Da qui si scende per circa 40 metri di profondità giungendo a un grande spazio che fungeva da rifugio antiaereo per circa 4000 persone; si possono ancora osservare gli ambienti delle cisterne adattati per il soggiorno delle persone (compresi i bagni), oltre alle numerose scritte e graffiti che raccontano le storie e gli umori dell’epoca. Con lo stesso percorso si possono raggiungere anche le cisterne del Carmignano, nobile napoletano vissuto nel XVII secolo che fece costruire un nuovo acquedotto, e le grotte di Cocceio e di Seiano, di epoca romana.

All’antico teatro romano, in parte inglobato nelle abitazioni, si accede con una botola che si trova all’interno di un’abitazione; anche Nerone si era esibito in questo teatro, nel 64 d.C. Scendendo si possono ammirare i resti della summa cavea, cioè l’anello superiore della gradinata, un ambiente ampio circa 150 metri quadrati e alto 12. Qui hanno trovato spazio un gran numero di ‘scarabattoli’ (vetrinette) che conservano delle bellissime scene presepiali risalenti al XVIII secolo, con figure tipiche del presepe napoletano, create con stoppa, legno, cartapesta, filo di ferro, stoffa. 

Della Napoli sotterranea fa anche parte il Museo della Guerra, aperto dal 2008, dove sono stati raccolti oggetti, armi  e mezzi che furono protagonisti durante gli episodi più salienti della seconda guerra mondiale. Miscuglio di epoche e civiltà, la Napoli sotterranea è un sito culturale di incredibile bellezza, dal quale è impossibile non rimanere affascinati.

 

Napoli Sotterranea
Piazza San Gaetano 68, Napoli

Vengono organizzate diverse escursioni giornaliere
www.napolisotterranea.org