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Per terra e per mare

I musei dei trasporti a La Spezia

I musei dei trasporti a La Spezia

La vocazione militare di La Spezia ha condizionato e condiziona ancora oggi quello che tutti pensano della città: l’Arsenale, il porto, la Marina militare. Grazie a queste strutture, infatti, la città conobbe un forte sviluppo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, ed è proprio questa grandezza ed eleganza che colpì Ernest Hemingway quando vi arrivò: ampie strade, alti palazzi dalle facciate luminose che si affacciano lungo il mare. Infatti la città offre spunti piacevoli e interessanti, spesso sconosciuti. I suoi giardini, per esempio: il Boschetto, creato nell’Ottocento, conserva specie arboree e floristiche che seguono il ciclo delle stagioni, mentre il palco della Musica è un autentico gioiello del Liberty. Domina il golfo il castello di San Giorgio, fatto costruire dalla famiglia dei Fieschi nel Duecento e poi rifatto nel Trecento e nel Seicento: oggi ospita il Museo Civico Archeologico, che conserva, fra i numerosi reperti, anche le statue stele della Lunigiana.

Altre mete notevoli sono il Museo Civico Amedeo Lia, dedicato alla pittura (con opere di Pontormo, Tiziano, Canaletto) e il CAMeC, Centro per l’Arte Moderna e Contemporanea, riaperto all’inizio di maggio. La Palazzina delle Arti ospita il Museo del Sigillo: nato nel 2000, è frutto di una donazione privata e si compone di una collezione di circa 1500 sigilli (forse la più vasta del mondo), la cui epoca spazia dall’antico Egitto fino a quelli cinesi del XX secolo. La Spezia rivestì un ruolo importante anche alla fine della seconda guerra mondiale: dal suo porto, infatti, partirono le navi che portavano in Palestina gli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti: per questo è conosciuta come ‘porta di Sion’.

Due musei però si caratterizzano per la loro peculiarità: il Museo Tecnico Navale e il Museo dei Trasporti. Il primo è ubicato in un edificio a fianco dell’ingresso dell’Arsenale e occupa una superficie di oltre 3000 metri quadrati. Nel grande salone del piano terra si possono ammirare le testimonianze delle epoche più lontane: molte le polene appartenute a navi famose, come il Cambria, piroscafo acquistato da Giuseppe Garibaldi e di altre imbarcazioni ottocentesche. Vi sono poi numerosi modelli di navi, soprattutto antiche: caravelle, la trireme romana, nave vichinga, ma anche fregate, galeoni, la nave scuola Amerigo Vespucci. Le vetrine ospitano armi, dalle sciabole ai cannoni. Al piano superiore si trovano oggetti della fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri: diversi cimeli appartengono all’equipaggiamento utilizzato dal Duca degli Abruzzi nell’impresa al Polo Nord (1899-1900). Una parte è dedicata ai primordi della radiotelegrafia, compresi ricordi di Guglielmo Marconi.

Nel salone delle armi subacquee troviamo siluri e attrezzi come torpedini da rimorchio e ad ancoramento usate durante la prima guerra mondiale, una torretta butoscopica, bombe, bandiere. Un’altra sezione è dedicata all’artiglieria, dove sono esposti cannoni, spingarde, mitragliere, telemetri stereoscopici. Nel giardino trovano posto diverse ancore e il monumento-sacrario ai sommergibilisti.

Nell’entroterra è il Museo Nazionale dei Trasporti. Inaugurato 10 anni fa, nel 2003, nacque per salvare i mezzi filoviari, che venivano rapidamente sostituiti con mezzi elettrici o a combustione; questi sono custoditi presso un capannone storico della società degli autotrasporti spezzini, mentre i mezzi ferroviari sono ubicati presso la stazione ferroviaria. Lo scopo del museo è quello di recuperare e conservare autobus, tram, locomotive, carrozze e il resto del materiale rotabile non più utilizzato, come documentazione ma non solo: oltre a un restauro di tipo statico si rimettono anche in funzione le vecchie locomotive e i mezzi recuperabili. Nel corso dell’anno si organizzano infatti numerosi ‘treni storici’, allo scopo non solo di far rivivere i viaggi di una volta al grande pubblico, ma proponendo anche un modo nuovo e diverso di viaggiare, più ‘slow’ e vicino ai territori che si attraversano. Tutto questo in una regione come la Liguria, le cui strade sono spesso intasate dalle automobili.

www.comune.laspezia.it/conoscerecitta/musei

www.marina.difesa.it/storiacultura/ufficiostorico/musei/museotecnav/Pagine/default.aspx

www.museonazionaletrasporti.it