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A spasso nel Bosco dell'Incoronata

Nel cuore del Tavoliere delle Puglie

Nel cuore del Tavoliere delle Puglie

Il Parco Regionale Bosco Incoronata è stato istituito nel 2006 e interessa 1060 ettari nella provincia di Foggia. Siamo nel bel mezzo del Tavoliere delle Puglie, una vasta pianura estesa per circa 3000 km², delimitata dai rilievi subappenninici dei monti della Daunia, dal massiccio del Gargano e dal corso del fiume Ofanto. Il Tavoliere deriva forse il suo nome dalle Tabulae Censoriae, un registro nel quale in età romana erano segnati i beni posseduti dal fisco. È una regione piatta, dalle caratteristiche morfologiche uniformi, se si eccettua il monte Carpinelli, che si eleva a 506 metri nella parte sudoccidentale.

Il Parco Regionale Bosco Incoronata è situato a circa 12 chilometri dalla città di Foggia e oltre all’omonimo bosco comprende anche parte del Sito di Importanza Comunitaria ‘Valle del Cervaro - Bosco dell'Incoronata’. Il parco è lambito dal torrente Cervaro, che nasce dai Monti Dauni e ha un corso di 80 km circa. Sfocia in prossimità del golfo di Manfredonia, alimentando con le sue acque la palude dell'Oasi Lago Salso.

L’area protetta tutela un lembo di vegetazione in un area assai coltivata. La zona fu bonificata negli anni Trenta del Novecento, tanto che successivamente è stato possibile introdurvi le colture del grano e della vite, notevolmente potenziate dopo il 1939 in seguito alla costruzione dell'Acquedotto Pugliese e a grandi lavori di irrigazione. Dopo le bonifiche la presenza di querce nella zona è diventata assai rara; nel parco invece questo habitat si è conservato, e vi sono infatti esemplari di età secolare.

Nell’area protetta si trovano anche importanti siti archeologici da visitare, come Herdoniae, antico centro dauno i cui resti si trovano nel territorio di Ordona (provincia di Foggia). Gli scavi compiuti hanno portato alla luce numerose tracce dell'abitato romano: le mura (sec. III-I a. C.), resti di due templi e di una basilica, un piccolo anfiteatro e il foro con monumenti di età repubblicana e imperiale, epoca in cui la città ebbe nuova sistemazione per il passaggio della via Traiana. Della precedente città dauna, più estesa di quella romana, resta la vasta necropoli, molto importante per la conoscenza della ceramica geometrica dell'epoca.

Da vedere è anche Troia, centro dei monti della Daunia, situato tra i torrenti Celone e Sannaro. Sorse sulle rovine dell'antica Aecae, contesa dai Romani e dai Cartaginesi dopo la battaglia di Canne (216 a. C.). Della città moderna capolavoro dell'architettura della Capitanata è la cattedrale, dedicata all'Assunta, uno dei massimi esempi del romanico pugliese; eretta tra il 1093 e il 1120 e rimaneggiata nel XIII secolo, risente di influssi bizantini e arabi. Nella facciata si aprono lo stupendo rosone a undici raggi, con la tipica lavorazione a merletto, e il portale a due battenti bronzei, opera di Oderisio da Benevento (1119). Pregevole è anche l'abside, a due ordini di colonne sovrapposte. L'interno, a tre navate, custodisce notevoli opere d'arte, tra cui un pergamo del XII secolo. Il Museo del Tesoro della Cattedrale conserva, tra l'altro, i tre preziosi rotoli pergamenacei e miniati degli Exultet (sec. XI-XIII). La chiesa di San Basilio (sec. XI), raro esempio di costruzione preromanica, è di forme semplicissime, ma eleganti. Interessanti sono, inoltre, il Museo Civico, ospitato nel palazzo D'Avalos (sec. XVI), sede municipale, e il Museo Diocesano, allestito nell'ex monastero di San Benedetto (sec. XVII).

Per concludere si può recarsi a Lucera, situata presso le pendici orientali dei monti della Daunia. Il nucleo più antico della città si raccoglie su un colle isolato intorno al duomo ed è circondato dai quartieri più recenti; questi si estendono oltre la linea dei viali di circonvallazione, aperti dopo l'abbattimento dell'antica cinta muraria, della quale restano le porte di Troia e di San Severo. A Lucera vi è il duomo dell'Assunta (sec. XIV), una delle più maestose chiese gotiche italiane: sulla facciata si aprono tre portali sormontati da archi ogivali e un campanile quadrato; notevoli anche le tre absidi poligonali; custodisce un'Ultima cena attribuita a Palma il Giovane. L'ottocentesco palazzo Mozzagrugno è invece sede del Municipio e della ricchissima biblioteca ‘Ruggero Bonghi’; questa, fondata nel 1817, conserva circa 82.000 volumi e l'archivio Salandra, in cui sono custoditi carteggi, documenti e discorsi dello statista.

Parco Naturale Regionale Bosco Incoronata
Viale Manfredi - Palazzo Amgas - 71100 Foggia (FG)
0881/814098