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Il serafino, il drago e la chimera

Millenni di storia nascosti nella pieve di Gropina, in Toscana

Millenni di storia nascosti nella pieve di Gropina, in Toscana

Un crocevia storico nascosto tra i colli. La pieve di San Pietro a Gropina racchiude in sé millenni di storia: come un libro dalle numerose pagine da sfogliare, ogni angolo dell’edificio racconta periodi culturali diversi sovrapposti tra loro nel corso dei secoli. Situata nel comune di Loro Ciuffenna, piccolo paese in provincia di Arezzo, la pieve è uno dei più straordinari esempi dello stile romanico in Toscana. La sua particolarità e la presenza di elementi architettonici e scultorei, appartenenti a periodi storici diversi, le hanno conferito un’aria di misticismo e mistero.

Gropina è un piccolissimo agglomerato di edifici che sorge su una bassa collina nel Valdarno. Gli olivi, schierati lungo tutto il lato della stradina che conduce al borgo, ‘proteggono’ l’accesso ma non impediscono di godere della meravigliosa vista della valle immersa nel verde. Arrivati all’ingresso la pietra prende il posto dell’asfalto e ci si può dirigere verso l’antichissima pieve di San Pietro. Lo stile romanico è immediatamente chiaro agli occhi dei visitatori e la stessa facciata suggerisce la suddivisione in tre navate dell’interno della chiesa. La straordinarietà di questo edificio, oltre che al valore architettonico in sé, è dovuta alla sovrapposizione di numerosi elementi di periodi storici diversi.

I resti trovati grazie a scavi sotto la pavimentazione attuale hanno evidenziato che una prima chiesa paleocristiana fu costruita nel V secolo. I reperti dimostrano anche che una seconda struttura longobarda a due navate fu eretta sopra alla precedente nell’VIII secolo. La pieve così strutturata fu citata per la prima volta da Carlo Magno nel 774 e ci appare oggi come era nel XII secolo, dopo nuovi rifacimenti che le hanno permesso di ospitare e inglobare elementi appartenenti a culture e periodi differenti.

Il borgo e la pieve sono state preservate, per quanto possibile, nel loro isolamento e serenità originale. Oltre al campanile, datato all’incirca 1233 e impiantato su quella che prima era una torre longobarda, dall’esterno si può godere della visione dell’abside semicircolare rivolto a est e definito da arcate cieche. La facciata accoglie il visitatore con il volto di un serafino, un’inscrizione sopra l’architrave che riporta la data del 1422 e lo stemma di Papa Leone X.

L’interno della pieve conserva altri elementi di straordinario valore. Le tre navate sono separate da dodici colonne (come gli apostoli) divise in due serie. I capitelli della fila a sinistra raccontano, con superbe sculture, episodi del Vecchio e Nuovo Testamento, mentre quelli di destra rievocano aspetti dell’arte paleocristiana, etrusca e orientale (i soggetti sono per esempio una chimera, un cavaliere e un drago). Il vero elemento unico e misterioso della chiesa è però il pulpito: la sua ‘fantasia’ e struttura lo pongono immediatamente in contrasto con la tradizionale cultura cristiana che ci si aspetterebbe di trovare all’interno di un edificio sacro. Una sirena con due code, fantasie geometriche, figure antropomorfe, lingue di fuoco, animali e un uomo morso da due serpenti ornano la struttura caratterizzata dalle due colonne portanti collegate da un grosso nodo di pietra. L’eco pagano è innegabile e rimanda a un’origine antica, probabilmente longobarda. Infine la cripta costituisce l’ultima parte della chiesa ma le visite in questa area sono possibili solo se accompagnati. All’interno si possono ammirare delle lastre tombali risalenti all’incirca al VII-VIII secolo e sono in mostra gli scavi archeologici che raccontano la storia di questo sito antichissimo.

Un visita al borgo può essere un’occasione per fare un vero e proprio salto all’indietro nella storia. A soli 30 km da Arezzo, la località è arricchita dalla bellezza del tipico paesaggio toscano e risulta una vera e propria oasi di pace e silenzio. All’interno del borgo non ci sono infatti automobili o ristoranti: per accompagnare alla visita culturale anche le bontà gastronomiche toscane basta spostarsi nelle vicinanze di Loro Ciuffenna, dove ristoranti e agriturismi preparano le specialità del luogo.

www.gropina.it