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Lo spazio più nuovo per l’arte in una vecchia distilleria di Milano

Il prossimo 9 maggio, subito dopo l’apertura di EXPO, la città lombarda si arricchisce di un luogo prestigioso dove l’arte sarà regina.

Il prossimo 9 maggio, subito dopo l’apertura di EXPO, la città lombarda si arricchisce di un luogo prestigioso dove l’arte sarà regina.

La Fondazione Prada si espande. Dopo la sede di Venezia, che si è aperta nel settecentesco Palazzo Corner affacciato sul Canal Grande, il 9 maggio prossimo sarà inaugurata anche quella di Milano. La fondazione è nata nel 1993 allo scopo di creare delle mostre legate strettamente al mondo contemporaneo, passando dall’arte al cinema, dalla filosofia all’architettura.

Lo spazio milanese ha una superficie di 19.000 metri quadrati, di cui 11.000 dedicati alle esposizioni: si trova nella parte sud di Milano, in largo Isarco, zona Ripamonti, ed è stato ricavato in una distilleria dell’inizio del Novecento a cui sono stati aggiunti tre nuovi edifici. Un bar ispirato agli antichi caffè di Milano (realizzato dal regista Wes Anderson, quello di Grand Hotel Budapest) e uno spazio didattico per i bambini, ideato con la collaborazione degli studenti della Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Versailles, arricchiscono l’offerta della nuova struttura.
 

Tutti i curiosi dell’arte, e non solo gli esperti, saranno conquistati dalle proposte, anche inedite e particolari, che ruotano perfino intorno all’arte antica.

Lo spazio espositivo si apre infatti con due mostre, ‘Serial Classic’ (fino al 24 agosto) e ‘Portable Classic’ (fino al 13 settembre) che, partendo dalla scultura classica greca e romana, mostrano come sia stata rivista ed elaborata nel Rinascimento fino al Classicismo. Tutto questo a cura dello storico dell’arte e archeologo Salvatore Settis.
 
Installazioni che si relazionano con la destinazione originaria del luogo (distilleria) e opere provenienti dalla collezione Prada arricchiranno l’offerta artistica in questo primo periodo di apertura. Sul versante del cinema, invece, il regista Roman Polanski, lavorando sulle suggestioni che hanno ispirato i suoi film, darà vita a un documentario inedito e a una rassegna cinematografica.