Alimentazione
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La piramide della Dieta Mediterranea sostenibile

Gli esperti hanno elaborato una nuova Piramide della Dieta Mediterranea sostenibile per l’ambiente. Scopri di cosa si tratta!

Gli esperti hanno elaborato una nuova Piramide della Dieta Mediterranea sostenibile per l’ambiente. Scopri di cosa si tratta!

Ripensare la Piramide alimentare della Dieta Mediterranea perché diventi sostenibile per l’ambiente: è questa la proposta di IFMeD, l’International Foundation of Mediterranean Diet, che, in occasione della prima Conferenza Mondiale sulla Dieta Mediterranea ha presentato la sua rappresentazione della Piramide della Dieta Mediterranea aggiornata.

Dieta mediterranea: fa bene alla salute e al pianeta

Gli esperti intendono infatti spostare, o meglio conciliare, l’attenzione dai benefici della Dieta Mediterranea per l’uomo a quelli per il pianeta e la popolazione globale. Per farlo hanno avviato un dialogo multidisciplinare tra scienziati ed esperti di nutrizione, alimentazione, economia domestica, sociologia e antropologia sociale, salute pubblica, agricoltura ambiente e patrimonio culturale.

Ne è emersa una nuova piramide basata sulle prove scientifiche nei campi della nutrizione e della salute in cui viene messa in risalto la componente socio-culturale, con un occhio di riguardo per il recupero delle tradizioni alimentari e, allo stesso tempo, per i cambiamenti dello stile di vita, sempre più frenetico.

Gli alimenti inclusi nella piramide alimentare mediterranea

Per quanto riguarda gli alimenti inclusi nella piramide, IFMeD ha concentrato l’attenzione su 3 cibi in particolare: il pesce, la carne e i legumi.

Attualmente il primo non trova un adeguato spazio nell’alimentazione degli italiani, che in media si garantiscono un consumo di proteine del pesce pari a 40 grammi a settimana rispetto ai 60 grammi settimanali raccomandati dagli esperti. Per aumentarne l’assunzione Silvia Migliaccio, esperta del Dipartimento di Scienze dello Sport e della Salute Umana dell’Università 'Foro Italico' di Roma, suggerisce di fare affidamento anche al pesce in scatola, che in quanto a composizione nutrizionale è “paragonabile al fresco”.

Di carne ha invece parlato Elisabetta Bernardi, nutrizionista presso l’Università di Bari, che ricorda: “Nelle giuste quantità, fa parte della Dieta Mediterranea”.

I vantaggi del consumo di carne risiedono nell’apporto di importanti nutrienti e componenti bioattivi particolarmente utili in fasi della vita come la gravidanza e l’infanzia, quando favorisce la crescita e un buono sviluppo cognitivo, ma anche la terza età, quando aiuta a preservare i muscoli.

Infine, i legumi. Oltre ad apportare proteine di origine vegetale e fibre preziose per la salute intestinale i legumi sono benefici per la fertilità del suolo e aiutano a combattere i cambiamenti climatici perché hanno un impatto minore sul pianeta.

Non a caso, come ha ricordato Laura Rossi, esperta del Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (CREA-NUT), le Nazioni Unite hanno proclamato il 2016 l'anno dei legumi'. Cercali all'interno della nuova Piramide della Dieta Mediterranea!


Foto e fonte: IFMeD