Psiche
Psiche

Leggere libri allunga la vita

Leggere libri può fare bene alla salute? Scopri se ti può aiutare a vivere più a lungo!

Leggere libri può fare bene alla salute? Scopri se ti può aiutare a vivere più a lungo!

E' risaputo che leggere libri può far bene sin da bambini. Basta, ad esempio, che siano i genitori a leggere dei libri ai propri figli per migliorare la loro salute emotiva. Eppure nessuno, prima di un gruppo di ricercatori della Scuola di Salute Pubblica dell'Università di Yale, aveva però associato l'abitudine di leggere libri alla longevità.

Leggere libri può allungare la vita?

Lo studio che ha svelato l'associazione tra quest'abitudine e una maggiore longevità, pubblicato su Social Science & Medicine, ha previsto di concentrarsi nello specifico sui benefici dei libri rispetto ad altro materiale di lettura, come quotidiani o riviste.

All'inizio della ricerca gli oltre 3.600 individui coinvolti hanno fornito informazioni su quanto leggessero, e 12 anni dopo i ricercatori hanno analizzato la mortalità fra i partecipanti.

Ne è emerso che fra i lettori di libri il rischio di mortalità nei 12 anni di studio era stato inferiore del 20% rispetto a quello corso da chi ha dichiarato di non leggere libri.

Più nello specifico, i benefici della lettura di libri sarebbero tali da ridurre il rischio di decesso nei 12 anni successivi del 17% se si legge fino a 3 ore e mezza alla settimana, e fin del 23% se si trascorrono a leggere libri più di 3 ore e mezza alla settimana.

Dalle analisi condotte è emerso che per poter trarre vantaggi dalla lettura dei libri è sufficiente leggere anche solo mezz'ora al giorno, indipendentemente dallo stato di salute di partenza, dal livello di educazione, dalle capacità cognitive e da diverse altre variabili che potrebbero entrare in gioco nel determinare la longevità.

Questi risultati”, concludono gli autori dello studio, “suggeriscono che i benefici di leggere libri includono una vita più lunga per chi li legge”.

Foto © SolisImages – Fotolia.com
Fonti: Social Science & Medicine; The New York Times