Prevenzione
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Due kiwi al giorno levano il dentista di torno

Mangiare kiwi potrebbe aiutare a contrastare la parodontite. Scopri i loro benefici! 

Mangiare kiwi potrebbe aiutare a contrastare la parodontite. Scopri i loro benefici! 

C'era da aspettarsi che la salute dei denti dipendesse anche dall'alimentazione, ma avreste pensato di poter evitare le odiate sedute dal dentista grazie ai kiwi?

A svelare i loro benefici per la salute di denti e genegive è lo studio vincitore dell'HM Goldman Prize 2017, uno dei tre premi di ricerca più prestigiosi nel settore della parodontologia, condotto all'Università di Pisa in collaborazione con l'Academic Centre for Dentistry di Amsterdam, nei Paesi Bassi.

La buona abitudine di mangiare 2 kiwi al giorno potrebbe aiutare a prevenire la parodontite

Questa patologia, associata a un'infiammazione delle gengive trascurata, porta all'infiammazione e all'infezione dei legamenti e delle ossa che sostengono i denti.

La perdita del loro supporto naturale fa sì che i denti inizino a muoversi e finiscano, nella peggiore delle ipotesi, per cadere.

Il problema non deve essere sottovalutato. Attualmente, infatti, la parodontite è la causa principale di perdita dei denti; inoltre può essere associata a complicazioni come ascessi e infezioni dei tessuti mollie dell'osso della mascella.

Per affrontarla in modo corretto è fondamentale rivolgersi al dentista, l'unico in grado di eliminare l'infiammazione, l'infezione e le cause alla radice del problema.

Come sottolinea però Filippo Graziani, primo autore dello studio premiato, la scelta di introdurre i kiwi nella propria alimentazione quotidiana potrebbe aiutare a ridurre l'infiammazione e il distacco di denti e gengive.

Infatti le sue ricerche hanno contribuito a dimostrare che consumare almeno 2 kiwi al giorno può ridurre il sanguinamento delle gengive nella fase di pretrattamento parodontale, quando si effettua la pulizia delle radici sotto alle gengive. I trattamenti di decontaminazione restano quindi fondamentali per contrastare il peggioramento della malattia.

Quando bisogna, allora, andare dal dentista? I sintomi che dovrebbero far insospettire includono l'alito cattivo, gengive gonfie, di color rosso brillante o violacee che sanguinano facilmente (anche sfregandole delicatamente con lo spazzolino) e sensibili al tatto e la perdita di denti.

Dopo una visita accurata, il dentista potrebbe prescrivere radiografie per verificare lo stato di salute dell'osso sottostante. In caso di diagnosi confermata, prendersi cura dell'igiene del proprio cavo orale diventerà ancora più importante, e dentifricio, spazzolino e filo interdentale dovranno diventare fedeli compagni di ogni giornata.

Foto: © Ruslan Ivantsov – Fotolia.com
Fonti: Università di Pisa; ClinicalTrials.gov; MedlinePlus 

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