Prevenzione
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Come evitare l'infezione dei buchi alle orecchie

I buchi alle orecchie sono molto comuni, ma possono dare problemi come tutti gli altri piercing. Scopri come evitare un'infezione!

I buchi alle orecchie sono molto comuni, ma possono dare problemi come tutti gli altri piercing. Scopri come evitare un'infezione!

A differenza dei piercing, ancora considerati come una scelta coraggiosa e un po’ insolita, gli orecchini sono ampiamente sdoganati: li porta il 37% degli italiani e non è raro scorgerli sui lobi di bambini in età da scuola materna (o addirittura di neonati). Non bisogna dimenticare, però, che anche i buchi alle orecchie possono infettarsi: vediamo insieme il perché e come evitarlo.

Perché si può contrarre un'infezione dopo un buco

Come tutti gli altri piercing, anche quelli eseguiti sui lobi delle orecchie sono vere e proprie ferite che hanno bisogno di cicatrizzare correttamente. Di solito bisogna attendere dalle tre alle otto settimane prima di considerarle completamente guarite; fino a quel momento, anch’esse sono esposte al rischio di infezioni. Perché entrino in contatto coi batteri basta una banale distrazione, come toccare l’orecchio esterno con le mani sporche o indossare sopra gli orecchini pendenti un cappello che non viene lavato da tempo.

Cosa fare per evitare l’infezione

Per scongiurare il pericolo che un buco alle orecchie si infetti è importante farsi forare i lobi solo da persone fidate che abbiano a disposizione gli strumenti (e le conoscenze) necessari per poterlo fare in sicurezza. Il sistema di foratura più sicuro in assoluto è l’ago: l’ideale dunque è rivolgersi a uno studio di piercer specializzato, dove il personale ha una formazione specifica ed è tenuto a sterilizzare gli strumenti dove ogni uso. Al contrario, la pistola usata in farmacia e gioielleria è più difficile da sterilizzare a dovere e può provocare micro-traumi al lobo auricolare.

Le precauzioni devono però proseguire anche una volta tornati a casa con i nuovi orecchini.

Ecco i consigli dell'American Academy of Dermatology per evitare l'infezione dei buchi alle orecchie.

  • Lavate sempre le mani prima di toccare delle orecchie forate da poco tempo
  • Indossate continuamente gli orecchini per almeno due settimane, senza rimuoverli nemmeno di notte: i buchi potrebbero chiudersi
  • Girate gli orecchini più volte al giorno; il movimento rotatorio terrà i buchi aperti
  • Lavatevi le orecchie almeno una volta al giorno con acqua e sapone
  • Pulite le orecchie con del disinfettante un paio di volte al giorno. In questo modo si elimineranno i germi e si eviterà la formazione di crosticine. Provate anche con della vasellina: potete stenderne uno strato sottile attorno all'orecchino

Come riconoscere un’infezione 

Come accorgersi, invece, se un'infezione è già in corso?

Dopo essersi fatti forare le orecchie è importante tenerle d'occhio”, raccomanda la dermatologa Elizabeth Martin. “Se diventano molto sensibili, rosse, o se dai buchi dovesse uscire del liquido giallognolo consultate un dermatologo certificato, perché potreste avere un'infezione”.

Se invece si percepisce un gonfiore dietro le orecchie anche se sono passate settimane o mesi dalla foratura, è probabile che si tratti di un’infezione di altro tipo, per esempio otite (che può essere batterica o virale e interessa l’orecchio medio), mononucleosi, streptococco.

Come si cura un’eventuale infezione 

Una volta accertata l’infezione, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico di base o al dermatologo. Finché è lieve può essere curata anche a casa: basta passare una soluzione disinfettante sul padiglione auricolare e sul lobo tre volte al giorno, disinfettando l’orecchino senza toglierlo fino alla completa guarigione. Se il problema persiste, il medico può prescrivere una pomata antibiotica o un antibiotico ad ampio spettro, al fine di debellare l’infezione una volta per tutte.

Cosa fare in caso di reazione allergica

Nonostante tutte le precauzioni, può anche capitare che il buco all’orecchio provochi un’allergia. Di norma il “colpevole” è il nichel e il sintomo principale è uno sfogo cutaneo pruriginoso che passa soltanto quando l’orecchino viene rimosso. Anche in questo caso, previo consulto con il medico, si possono applicare creme lenitive, antibiotiche o a base di corticosteroidi. 

Cosa fare se il lobo dell’orecchio è deformato 

Può anche succedere che con il passare del tempo il lobo dell’orecchio finisca per allungarsi e deformarsi, a causa di un trauma oppure dell’uso prolungato di orecchini pendenti troppo pesanti. In questo caso si può ricorrere alla chirurgia del lobo delle orecchie: si tratta di un piccolo intervento chirurgico che viene praticato in ambulatorio, in anestesia locale. Non coinvolgendo in alcun modo l’orecchio interno né la membrana timpanica, non può incidere in alcun modo sull’udito: si tratta di un’operazione prettamente estetica.

Foto © Syda Productions - Fotolia.com
Fonte: American Academy of Dermatology 

Tipsby Dea

Quando il piercing è sconsigliato

Quando si forano le orecchie o si fanno altri piercing è bene utilizzare orecchini ipoallergenici, ma in alcuni casi nemmeno questa precauzione è sufficiente a evitare reazioni indesiderate. Chi tende a sviluppare cheloidi, ad esempio, farebbe meglio a rinunciare in partenza all'idea di un piercing.