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Utero retroverso, come scoprirlo: i sintomi

L’utero retroverso è una condizione abbastanza frequente tra le donne. Ecco i sintomi per scoprire questo diverso orientamento anatomico. 

L’utero retroverso è una condizione abbastanza frequente tra le donne. Ecco i sintomi per scoprire questo diverso orientamento anatomico. 

Si sente parlare sempre più spesso di utero retroverso: per tranquillizzare le nostre lettrici cominciamo col dire che non si tratta né di una condizione patologica né di un disturbo grave. Si tratta, semplicemente, di anatomia corporea. Le domande però sono molte: può creare fastidi? E se la risposta è positiva, quali sono i sintomi a cui fare attenzione? Scopriamo di più partendo, prima di tutto, dalla definizione di utero retroverso.

Cos'è l'utero retroverso

L'utero retroverso altro non è che una condiziona anatomica che indica un diverso orientamento dell'utero all'interno della cavità pelvica, condizione presente nel 20-25% delle donne. L'utero, infatti, può essere:

  • Utero anteverso: è voltato in avanti e poggia sulla vescica
  • Utero retroverso: è voltato all'indietro, in direzione del retto.
  • Utero anteflesso
  • Utero retroflesso

Se la conformazione retroversa è primaria (congenita), l’organo ha assunto naturalmente la posizione durante lo sviluppo. Se, invece, è secondaria (acquisita) l’utero ha cambiato posizione a seguito di particolari anomalie nella zona pelvica o nel periodo post parto.

Immagine dell'utero retroverso

Qui sotto un'illustrazione con cui capire le diverse posizioni che l'utero può avere, compresa quella dell'utero retroverso

utero retroverso immagine

Foto designua © 123RF.com


I sintomi dell'utero retroverso

La maggioranza delle donne che ha l’utero capovolto non avverte alcun sintomo e scopre la particolare variazione anatomica solo durante una visita ginecologica, a seguito di un esame pelvico e di un’ecografia addominale. Tuttavia, talvolta si possono avvertire alcuni fastidi che possono far supporre tale retroversione.

Qui di seguito una serie di sintomi che possono comparire in presenza di utero retroverso.

Tra i più comuni si nominano:

  • Dispareunia, ovvero dolore durante i rapporti sessuali
  • Dismenorrea, ovvero dolore durante le mestruazioni, risultato della pressione uterina esercitata sul retto e sui legamenti intorno al coccige

Tra i sintomi meno comuni e più occasionali troviamo

  • Mal di schiena
  • Tensione addominale
  • Disturbi intestinali
  • Cefalea

Raramente, inoltre, si presentano anche sintomi più importanti che vengono associati a tale conformazione anatomica tra i quali nominiamo:

  • Dolore lombare
  • Aumento del numero di infezioni del tratto urinario
  • Lieve incontinenza
  • Dolore durante l’utilizzo di assorbenti interni

In ogni caso, il possibile dolore pelvico tende a migliorare dopo una gravidanza e, trattandosi di una condizione che generalmente non desta preoccupazione, sarà eventualmente il ginecologo a stabilire la necessità o meno di specifici trattamenti (valutata anche la causa alla base della retroversione).

Qualora il ciclo mestruale risulti molto doloroso, inoltre, il medico può consigliare l’assunzione di antinfiammatori specifici o di contraccettivi ormonali che riducono il flusso mestruale e rilassano l’utero, riducendo la sintomatologia associata alla sua retroversione.

Come si vede l'utero retroverso: come capirlo

Come avviene la diagnosi per l'utero retroverso? Come detto poco più sopra, a volte si scopre di avere l'utero retroverso per caso, quando ci si sottopone a visite ginecologiche specifiche. L'utero retroverso, infatti, viene diagnosticato con i seguenti esami

  • Ecografia transvaginale o intrauterina
  • Ecografia addominale
  • Ecografia retto-vaginale

Utero retroverso e fertilità

L'utero retroverso preoccupa molte donne desiderose di avere un figlio: è credenza comunque, infatti, che questa particolare posizione dell'utero possa causare problemi di fertilità.

Ebbene, è necessario smentire tale credenza perché l'utero retoverso non dà problemi di fertilità: si tratta, infatti, di una variante della normale posizione dell'utero e, non essendo una patologia, non incide sulla fertilità di una donna. Se si hanno problemi a concepire, quindi, la causa va ricercata altrove.

Utero retroverso e coppetta mestruale

Chi ha l'utero retroverso può usare la coppetta mestruale? La risposta è sì, a patto che la coppetta venga inserita in modo corretto. In presenza di utero retroverso, infatti, l'operazione potrebbe essere più difficile del previsto perché il collo dell'utero è solitamente posizionato più in basso e girato posteriormente.

Ecco perché molte donne con questa particolare anatomia uterina solitamente lamentano più fastidi (e perdite) quando viene indossata la coppetta mestruale. In questi casi una visita con l'ostetrica può aiutare a capire quale sia la coppetta più adatta (ne esistono di diversi tipi) e qual è il modo più corretto per inserirla.