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Spotting premestruale: quando è il caso di consultare il medico

Lo spotting premestruale si verifica pochi giorni prima delle mestruazioni. Da non confondere con le perdite da impianto, se è ricorrente o associato ad altri sintomi può richiedere un consulto medico. 

Lo spotting premestruale si verifica pochi giorni prima delle mestruazioni. Da non confondere con le perdite da impianto, se è ricorrente o associato ad altri sintomi può richiedere un consulto medico. 

Lo spotting premestruale si verifica pochi giorni prima dell’arrivo del ciclo ed è contraddistinto dalla presenza di particolari e contenute perdite ematiche. In prossimità delle mestruazioni, infatti, l’endometrio si sfalda e i livelli di progesterone scendono, provocando una modesta fuoriuscita di sangue.

Spotting e perdite da impianto: quali sono le differenze

Ma quali sono le differenze con le perdite da impianto? Anche queste ultime (talvolta chiamate anche spotting da impianto) si manifestano come perdite di sangue tendenzialmente di colore rosato o marrone che non devono essere confuse con lo spotting premestruale. Tra i due fenomeni, infatti, ci sono delle differenze assolutamente sostanziali.

Nello stadio iniziale della gravidanza, quando l’embrione si impianta nell’endometrio, infatti, può capitare che si rompano alcuni vasi sanguigni e che si generino, di conseguenza, delle piccole perdite ematiche.

Tuttavia, queste perdite da impianto sono solo uno dei possibili sintomi iniziali legati alla gestazione e non annunciano assolutamente l’arrivo del ciclo mestruale. Esse, quindi, sono destinate a scomparire nel giro di pochi giorni, al contrario del flusso di sangue associato allo spotting che è destinato ad aumentare di intensità con l’arrivo delle mestruazioni.

Foto:  Iurii Maksymiv  © 123RF.COM

Quando è il caso di consultare il medico

Se lo spotting si presenta con una certa frequenza, magari prima o dopo il ciclo oppure se è associato ad altri sintomi, potrebbe essere opportuno consultare uno specialista.

Il proprio ginecologo di fiducia, infatti, potrà valutare la possibilità di fare un’ecografia per analizzare lo spessore dell’endometrio, consigliando eventualmente anche delle analisi del sangue specifiche per il dosaggio ormonale.

Bassi livelli di progesterone, infatti, possono essere responsabili non solo di uno spotting prolungato, ma anche di altri disturbi quali ad esempio eccessiva irritabilità, acne, gonfiore e stanchezza.

Altre possibili cause

Sebbene non sia sempre possibile individuare le cause scatenanti di questo fenomeno, tuttavia esso si può manifestare anche quando si assume la pillola anticoncezionale.

Se non è legato ad un deficit di progesterone, infine, lo spotting può anche scaturire in concomitanza di disturbi alimentari, diete sbilanciate, squilibri ormonali e forte stress.

Foto apertura: Oksana Mironova  © 123RF.COM