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Coppetta mestruale: utilizzo, vantaggi, svantaggi, tipologie e quale scegliere

La coppetta mestruale è una valida alternativa all’utilizzo di tamponi, esterni ed interni. Scopriamo come utilizzarla al meglio, quali sono i suoi vantaggi e come scegliere il modello ottimale.  

La coppetta mestruale è una valida alternativa all’utilizzo di tamponi, esterni ed interni. Scopriamo come utilizzarla al meglio, quali sono i suoi vantaggi e come scegliere il modello ottimale.  

La coppetta mestruale (o coppa mestruale) è un’alternativa all’utilizzo di tamponi e assorbenti, interni ed esterni. A differenza di quest’ultimi, tuttavia, è un dispositivo che raccoglie il flusso mestruale all’interno della vagina, senza di fatto assorbirlo. In commercio si possono acquistare diversi modelli di coppette mestruali che variano a seconda dei materiali utilizzati e della dimensione. Il prezzo indicativo oscilla dai 10 ai 35 euro.

Come si usa la coppetta mestruale 

La coppetta mestruale (da non confondere con la pompetta vaginale) deve essere inserita internamente durante il flusso mestruale e può essere utilizzata anche in caso di utero retroverso (talvolta con una serie di accortezze aggiuntive). Per favorire il posizionamento, qualora sia necessario, si possono utilizzare dei lubrificanti o dell’acqua fredda. 

Il dispositivo è a forma di campana e tende a posizionarsi correttamente in modo autonomo una volta inserito. Tuttavia, in commercio esistono anche delle coppette usa e getta che devono essere posizionate a metà del tratto vaginale e successivamente spinte vicino alla cervice uterina.

Consigli pratici 

Nel dare una sorta di guida partica all’uso, un primo consiglio per facilitarne l’inserimento è quello di avvicinare le labbra della coppetta e di piegarle poi verso il centro fino a formare una sorta di lettera C. Un’alternativa, inoltre, può essere quella di spingere il labbro verso l’interno per ridurre il diametro del dispositivo, dando vita ad una chiusura che ricorda un tulipano. Un’ultima possibilità è quella di avvicinare le labbra abbassando solo uno dei due lati, quasi a formare un triangolo (e di conseguenza una sorta di numero 7).

Come si lava 

Per poter riutilizzare la coppetta e per evitare spiacevoli infezioni è fondamentale pulirla adeguatamente e nel modo corretto. Per farlo è sufficiente far bollire il dispositivo per circa 7 minuti in una pentola utilizzata unicamente con questa finalità. In aggiunta, è possibile utilizzare anche delle pastiglie sterilizzanti comunemente utilizzate per le attrezzature per neonati. In tal caso è importante seguire le istruzioni indicate sulle confezioni, avendo cura di sciacquare abbondantemente la coppetta prima di riporla.

Foto: Josep Suria - 123.RF

I vantaggi della coppetta mestruale 

I principali vantaggi della coppetta mestruale sono la comodità, la morbidezza e la flessibilità. Se posizionata correttamente, infatti, permette di raccogliere il flusso senza il timore di perdite o cattivi odori. Inoltre è economica: una volta acquistata, se conservata correttamente, è riutilizzabile per 5-10 anni e non necessita di particolari sostituzioni. Senza dimenticare che aiuta a ridurre anche il consumo di rifiuti, con conseguenze positive per l’ambiente.

Gli svantaggi della coppetta mestruale 

Per poter posizionare la coppetta nel modo ottimale è necessario avere consapevolezza e conoscenza del corpo femminile, a differenza dei tamponi esterni che sono di più semplice utilizzo.

Cosa ne pensano i ginecologi 

In linea di massima i ginecologi approvano l’utilizzo della coppetta, soprattutto come alternativa agli assorbenti interni che tendono ad essere meno igienici. Tuttavia, viene comunque sconsigliato l’utilizzo del dispositivo dopo il parto o dopo un aborto. È bene tenere presente, però, che alcuni specialisti penalizzano la coppetta dal momento che quest’ultima non permette di fatto il deflusso completo del sangue mestruale. Inoltre, il ristagno ematico all'interno della coppetta può dar vita a possibili infezioni. Per ovviare a quest’ultima problematica, quindi, è bene svuotarla frequentemente, onde evitare un accumulo di liquido eccessivo.

Le tipologie di coppetta mestruale 

Le coppette mestruali sono disponibili in vari materiali, quali ad esempio il silicone anallergico, il silicone platinico e l’elastomero termoplastico (TPE). Inoltre, ognuna di esse presenta caratteristiche diverse che variano notevolmente per adattarsi alle esigenze specifiche di ogni donna.

Come scegliere quella giusta in base al pavimento pelvico 

Per acquistare la coppetta ottimale innanzitutto si deve tenere in considerazione la quantità di flusso che deve contenere: un ciclo leggero necessita di dispositivi con poca o media capienza, mentre perdite abbondanti implicano l’acquisto di modelli più ampi. Poi è importante scegliere la taglia corretta che può variare a seconda dell’età e in base ad eventuali parti (naturali e cesarei). Ulteriori fattori da non sottovalutare, infine, sono la lunghezza e il materiale. Un pavimento pelvico tonico, ad esempio, necessita di una coppetta tonica a sua volta. Al contrario, se si hanno particolari problemi di sensibilità è meglio optare per un modello più morbido.

Foto apertura:  Yulia Grogoryeva - 123.RF