Alimentazione
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Alimenti fermentati: cosa e quali sono (e perché fanno bene)

Gli alimenti fermentati sono un vero toccasana per l’organismo e per l’apparato digerente. Scopriamo quali sono e perché apportano una molteplicità di benefici.

Gli alimenti fermentati sono un vero toccasana per l’organismo e per l’apparato digerente. Scopriamo quali sono e perché apportano una molteplicità di benefici.

Mangiare abitualmente alimenti fermentati favorisce la digestione, garantisce il buon funzionamento dell’apparato digerente e al tempo stesso aiuta a rinforzare il sistema immunitario. Essi, infatti, contribuiscono ad incrementare naturalmente il numero di batteri “buoni” presenti nell’intestino, agendo positivamente sulla regolarizzazione di quest’ultimo. Numerosi studi di microbiologia degli alimenti hanno confermato che i cibi fermentati, inoltre, tendono a conservarsi più a lungo e aiutano ad assorbire la vitamina B12, indispensabile per garantire le corrette funzionalità di fegato e cervello.


Cosa sono i cibi fermentati? 

Attraverso il processo biochimico della fermentazione - ovvero grazie all’attività fermentativa di microrganismi “utili” per l’organismo - determinati alimenti diventano più digeribili, gustosi e nutrienti. Yogurt, pane, kefir, crauti sono solo una piccola parte di essi: nel mondo, infatti, esistono oltre 3500 cibi fermentati. E il numero è destinato a crescere.

Questa tipologia di prodotti, infatti, è più facile da conservare, rinforza la flora intestinale e in molti casi assicura anche un grado di sicurezza d’uso più elevato. Senza contare che gli alimenti fermentati contengono anche lieviti o funghi.

Proprietà benefiche dei cibi fermentati: tutte le virtù 

Foto: bondd-123RF

Le proprietà benefiche dei cibi fermentati sono molteplici: in primis, infatti, favoriscono la digestione, aiutano a prevenire particolari patologie infiammatorie e contribuiscono a depurare l’organismo. Inoltre, migliorano il microbiota intestinale e rinforzano il sistema immunitario, contrastando naturalmente insonnia, ansia e depressione. E non è tutto: i cibi fermentati, infatti, aiutano ad espellere scorie e tossine e sono un vero toccasana per l’organismo. Accelerano il metabolismo, incidendo positivamente sul dimagrimento.


Gli alimenti fermentati sono anche probiotici? 

L’OMS ha definito i probiotici “microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. Nel concreto, dunque, questi microrganismi devono essere ancora vivi quando raggiungono l’intestino, così da esercitazione la propria azione benefica sulla flora batterica. Pertanto, molti cibi fermentati sono di fatto anche alimenti probiotici, ma non tutti. Lo yogurt, ad esempio, non lo è.
 


Quali sono i cibi fermentati? 

Foto:bondd-123RF

L’elenco deglo alimenti fermentati è davvero vastissimo e include yogurt, birra, formaggi, alimenti lievitati e crauti. Via libera, inoltre, anche a certi tipi di pesce, a verdure lattofermentate, formaggi, kefir o al té kombucha. Rientrano in questa tipologia di bevande e di cibi anche il vino, l’aceto, il miso (una particolare pasta a base di soia e cereali), le olive, i cetrioli fermentati e il tempeh (un alimento derivato dalla soia gialla). Facendo un discorso più ampio, dunque, la cucina orientale e quella etnica sono particolarmente ricche di alimenti fermentati.

Gli alimenti fermentati hanno controindicazioni?

Sebbene tali prodotti apportino una molteplicità di benefici all’organismo, tuttavia è importante includerli in una dieta varia ed equilibrata. Un abuso di cibi fermentati, infatti, può causare problemi intestinali ed avere spiacevoli controindicazioni

Inoltre, un eccesso in tal senso può far insorgere malattie autoimmuni, danneggiare la muscolatura, le articolazioni e gli organi interni. Parliamo ovviamente di casi limite, per questo l’indicazione di massima è quella di portare in tavola alimenti fermentati con regolarità e moderazione.

Foto apertura: Marek Uliasz -123RF