Alimentazione
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Wasabi: cos’è, come farlo e perché fa bene

Il wasabi è un ingrediente tipico della cucina giapponese. Ha un sapore intenso e pungente e si accompagna spesso a sushi, sashimi e a molte ricette dolci. 

Il wasabi è un ingrediente tipico della cucina giapponese. Ha un sapore intenso e pungente e si accompagna spesso a sushi, sashimi e a molte ricette dolci. 

Il wasabi è uno degli ingredienti più noti della cucina del sol levante. E' la salsa verde giapponese, che ha un sapore forte e piccante, un odore intenso e tendenzialmente viene accostato al pesce crudo e al sushi. Si presenta come una salsa molto densa, una sorta di pasta verde da consumare in piccole quantità. Il suo gusto, infatti, è molto forte e colpisce immediatamente il palato.

Che cos’è il wasabi?

Come detto, il Wasabi è una pasta morbida verde che si ricava da una pianta asiatica (Eutrema japonicum o Wasabia japonica) che appartiene alla famiglia delle Brassicacee e che è nota anche come ravanello giapponese. Per poter crescere rigogliosa le sue radici devono essere immerse in un corso d’acqua e pertanto essa è presente principalmente in zone montuose fredde e in prossimità dei fiumi.

Del wasabi si utilizzano le foglie essiccate e il rizoma. Quest’ultimo, nello specifico, viene utilizzato per preparare la caratteristica salsa verde giapponese dal sapore intenso e pungente. Inoltre, per quel che concerne le proprietà nutrizionali, esso presenta un potere calorico pari a 109 kcal.

Origini del wasabi

Il wasabi ha origini orientali e si ricava dalla lavorazione di una radice giapponese che viene appositamente grattugiata e lavorata fino ad ottenere la caratteristica pasta verde. Il commercio, tuttavia, si può acquistare anche sotto forma di polvere da utilizzare principalmente come spezia per la preparazione di impasti, snack o prodotti da forno.

Caratteristiche del wasabi 

La salsa wasabi è molto densa, di colore verde intenso: benché il suo sapore possa essere associato a quello del daikon, in realtà è caratterizzata da un gusto decisamente molto più pungente e piccante. Non a caso è conosciuta anche come namida, che letteralmente vuol dire lacrima. Questo perché il gusto intenso del wasabi può anche indurre la lacrimazione.

Le proprietà del wasabi 

Questo alimento è molto apprezzato nella cultura orientale per le sue proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e depurative. È un ottimo digestivo, aiuta a prevenire le intossicazioni alimentari, ha effetti coagulanti ed è considerato un afrodisiaco naturale.

E non è tutto: agevola l'espulsione delle tossine, depura fegato e reni ed è ricco di vitamina C. Inoltre, è antiossidante ed è ritenuto una sorta di elisir di lunga vita.

wasabi

Foto cokemomo © 123RF.com

Il wasabi in cucina

Nella tradizione popolare il wasabi è considerato una vera e propria medicina naturale: ampiamente utilizzato in cucina, come pasta verde è davvero molto versatile e si presta anche a molti usi nei sushi roll che nel chirashi.

Associato al pesce crudo, ad esempio, aiuta a prevenire le intossicazioni alimentari grazie alle sue proprietà antibatteriche. Inoltre, il suo gusto intenso e piccante si sposa bene con cibi delicati, ma anche con alcuni alimenti dolci.

Il wasabi con il sushi 

L’abbinamento più classico e conosciuto è quello con il sushi. Nei ristoranti giapponesi, infatti, questa salsa verde viene servita unitamente a quella di soia e allo zenzero. I pezzi di sushi o sashimi (ovvero pesce crudo) vanno intinti nel composto di soia, al quale si può aggiungere anche una punta di wasabi per ottenere un sapore più intenso, deciso e piccante.

Wasabi: accostamenti salati 

Il wasabi viene utilizzato per la preparazione della soba - ovvero noodles sottili realizzati con il grano saraceno- che possono essere gustati freddi o in brodo, spesso abbinati a uova, verdure, pesce o carne.

Inoltre, può essere accostato ad una molteplicità di alimenti crudi e nei negozi specializzati in cucina etnica si possono acquistare anche delle arachidi al wasabi, snack salati spezza fame.

Wasabi: accostamenti dolci 

L’aroma pungente di questo ingrediente lo rende indicato come salsa per sushi, ma anche per la preparazione di dolci, come ad esempio il gelato al wasabi.

Nella tradizione culinaria giapponese, inoltre, viene comunemente accostato anche al cioccolato e al peperoncino per dare vita a salse e budini speziati. Senza contare che in commercio sono disponibili anche vari prodotti glassati sempre a base di wasabi.

Wasabi o rafano? 

Wasabi e rafano erroneamente spesso vengono confusi. Tuttavia, sono due radici distinte che appartengono a specie diverse. Il wasabi, infatti, è un prodotto molto piccante e molto costoso. Al contrario, il rafano appartiene alla famiglia delle Crucifere e cresce spontaneamente anche in Italia, in prossimità dei corsi d’acqua.

Di fatto ha un sapore simile a quello del wasabi, ma è molto più facile da reperire sul mercato e per questo è molto più economico.

Come preparare il wasabi: la ricetta

Non sono molti gli ingredienti del wasabi. Per preparare la caratteristica salsa verde, infatti, è necessario grattugiare solamente la radice che deve essere soda, croccante e non grinzosa. Per prima cosa, tuttavia, è necessario tagliare le foglie, lavare bene la radice e lasciarla asciugare completamente.

Successivamente, dunque, si procedere a grattugiare la quantità desiderata di prodotto, avendo cura di formare una piccola palla di wasabi da lasciar riposare almeno una decina di minuti.

Per una preparazione ottimale, tuttavia, si dovrebbe utilizzata l’apposita grattugia giapponese (chiamata oroshigane), avendo cura di acquistare una radice di assoluta qualità.

Foto: indianfoodimages - 123rf.com