special

Intolleranze alimentari

Alimentazione
Alimentazione

Riconoscere le intolleranze alimentari: i test

E' possibile riconoscere la presenza di intolleranze alimentari con test spefici: il Vega Test, il Citotest, il test DRIA e il F.I.T. Test

E' possibile riconoscere la presenza di intolleranze alimentari con test spefici: il Vega Test, il Citotest, il test DRIA e il F.I.T. Test

I test per rilevare la presenza di intolleranze alimentari sono definiti ‘non convenzionali’ ovvero la loro validità non è riconosciuta scientificamente a differenza dei test allergologici. Questo perché i test per le intolleranze non sono ancora stati accettati dalla medicina ufficiale in quanto privi di fondamenti e di riscontri scientifici.

Tuttavia, se si decide di effettuare delle analisi di questo tipo è sempre bene rivolgersi a centri specializzati all’interno dei quali è possibile sottoporsi ad appositi esami.

Vega test, Citotest, test DRIA e F.I.T. test sono gli esami più comuni utili a rilevare possibili intolleranze alimentari

Tra i più comuni ci sono:

  • Vegatest
  • Citotest
  • Test DRIA
  • F.I.T. Test

Il Vega test. Partiamo col dire che il contatto diretto con alimenti che generano intolleranza porta a una repentina variazione bioelettrica nel nostro organismo. Il Vega test misura appunto questa variazione ponendo l’organismo in contatto con degli input elettrici che riproducono quello con l’alimento ‘incriminato’. Un’apposita apparecchiatura elettronica, misura la risposta del nostro corpo a tali input, andando a individuare quelle che sono le reattività anomale. Nella pratica il test è effettuato appoggiando un puntale sferico sul dito di una mano, mentre l’altra tiene un manipolo metallico: questo crea un debolissimo flusso di corrente, che veicola informazioni bioelettroniche.

Il Citotest. Consiste in un prelievo di sangue, il quale, viene messo in contatto con determinate sostanze alimentari. In particolare si analizza il comportamento dei globuli bianchi la cui struttura si altera in presenza di sostanze non tollerate dall’organismo.

Il test DRIA. Si basa sul principio per cui in presenza di reattività a un determinato alimento, il nostro organismo è soggetto a una perdita di forza muscolare. Questo accade quando la sostanza, a cui si è intolleranti, viene in contatto con la mucosa orale o nasale. Nella pratica si fa effettuare al paziente uno sforzo con la gamba o con il braccio mentre gli viene somministrata per bocca una soluzione di alimento. Se l’organismo risulta essere intollerante a uno degli alimenti somministrati, un apposito strumento evidenzierà e registrerà un calo di forza muscolare.

Il F.I.T. test. Il Food Intolerance Test consiste in un prelievo di sangue volto a individuare le reazioni avverse alle proteine alimentari. Il F.I.T. test prende in esame gli anticorpi di classe G (IgG) o meglio la reazione immunitaria che essi hanno nei confronti di diversi estratti proteici.

Una volta effettuati i test, sarà possibile procedere con la terapia più adeguata, naturalmente, sempre prescritta da uno specialista.