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Come combattere lo stress da rientro: le regole

Dal relax delle vacanze alla vita frenetica di città: questo momento di passaggio è inevitabile, ma spesso è fonte di agitazione e nervosismo. Ecco alcuni semplici consigli per tenere a bada lo stress da rientro.

Dal relax delle vacanze alla vita frenetica di città: questo momento di passaggio è inevitabile, ma spesso è fonte di agitazione e nervosismo. Ecco alcuni semplici consigli per tenere a bada lo stress da rientro.

Gli inglesi l’hanno ribattezzata “post-vacation blues”: è la sindrome da rientro, cioè quella sensazione di ansia e sconforto che coglie una larga fetta della popolazione quando bisogna tornare dalle vacanze estive e riprendere la consueta routine. Niente paura: per affrontare lo stress da rientro basta seguire qualche semplice consiglio.

La parola d’ordine: gradualità

Bisogna timbrare il badge in ufficio il lunedì mattina alle 9 in punto? Per molti vacanzieri, ciò significa mettersi in viaggio la domenica pomeriggio e affrontare un traffico da bollino nero, per poi ritrovarsi alle prese con la casa piena di polvere, il frigo vuoto e le valigie da svuotare. In questo caso, però, il rientro delle ferie è talmente brusco da esaurire all’istante tutte le energie accumulate in due settimane di ozio sotto il sole!

Per passare dalle abitudini vacanziere ai ritmi serrati della vita quotidiana serve gradualità. Meglio programmare il rientro dalle ferie con qualche giorno di anticipo, in modo tale da riabituarsi all’ambiente domestico e sbrigare con calma le varie commissioni. Magari alcuni possono essere reticenti all’idea di “sprecare” un paio di giorni di ferie, ma è un investimento in salute e serenità. E poi, nessuno vieta di prendersi qualche ora di svago anche in città, magari gustandosi un film sul divano o facendo visita a un amico.

L’alimentazione giusta al rientro dalle ferie

Parliamoci chiaro, le vacanze estive spesso sono un periodo di sgarri: tra gelati pomeridiani, aperitivi in spiaggia e cene al ristorante, non c’è da stupirsi se al rientro la bilancia segna un paio di chili in più. Ciò non significa che ci si debba per forza mettere a stecchetto al rientro delle ferie; anzi, sarebbe il modo più efficace per aggravare ancora di più la depressione post vacanze estive!

Piuttosto, è meglio considerarlo come un periodo di ripartenza in cui corpo e mente devono incamerare le giuste energie. Energie che sono fornite anche e soprattutto dagli zuccheri “buoni”. Via libera dunque ai carboidrati semplici (come frutta di stagione, confetture e miele) e complessi (pasta, pane, riso e cereali, meglio se integrali perché a lento rilascio). 

Sonno, il nostro migliore alleato

Il corpo umano è una macchina in grado di compiere imprese incredibili, purché si rispettino i suoi tempi e i suoi equilibri. Se in vacanza si ha l’abitudine di poltrire fino alle 11 del mattino, non si può certo pensare di rientrare in casa distrutti alla domenica sera, impostare la sveglia alle 7:00 del lunedì e presentarsi al lavoro freschi e riposati!

Abbiamo già detto che la gradualità è il segreto per evitare la sindrome da rientro; e questo principio resta valido anche per quanto riguarda il sonno. È bene dunque riabituarsi ad andare a letto presto, magari rilassandosi con una tisana, un libro o un bagno caldo con gli oli essenziali (tra i più efficaci rimedi naturali contro lo stress). Gli esperti consigliano di spegnere cellulari, computer e tablet almeno due ore prima di coricarsi, perché la luce blu può interferire con l’ormone melatonina e disturbare il sonno. In fin dei conti, di notifiche se ne ricevono già a sufficienza durante il giorno; i messaggi Whatsapp possono benissimo aspettare fino all’indomani!

Largo all’esercizio fisico all’aria aperta

Lunghe scarpinate in montagna, blande passeggiate nelle città d’arte, bagni nella fresca acqua di mare: ciascuno sceglie la formula che preferisce, ma quel che è certo è che le vacanze estive sono un periodo molto più attivo rispetto allo standard. A ferie finite, tornare in città e rinchiudersi giorno e notte tra quattro mura significa sottoporre l’organismo all’ennesimo stress. 

A pensarci bene, poi, settembre è uno dei mesi migliori per fare movimento all’aperto, visto che le giornate sono lunghe e le temperature miti, ma l’afa di agosto ormai è un ricordo. In fin dei conti, si tratta anche di un ottimo diversivo rispetto all’ansia da rientro al lavoro!

Lo stress da rientro è una questione di attitudine

La sindrome da rientro è qualcosa di fisiologico, non denota depressione e non deve far preoccupare. Però… c’è un però. Se ci si rassegna a pensare che le vacanze siano l’unico momento di libertà che ci si può concedere durante l’anno, e che la routine lavorativa sia sempre e solo fonte di stress e preoccupazioni, evidentemente alla base c’è qualcosina che non va. 

Magari è una tensione in famiglia, magari un capo troppo opprimente, magari un orario di lavoro che va ben oltre le classiche otto ore al giorno… Ciascuno ha il suo personalissimo e rispettabile motivo per non essere pienamente soddisfatto della propria quotidianità; l’importante è farsi forza e soprattutto capire che qualsiasi problema può essere risolto, con pazienza e dedizione

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Scritto da Annabella D'Argento, revisionato da Valentina Neri

Foto apertura: dmvasilenko77 / 123rf.com