Prevenzione
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Come fare per la vaccinazione antinfluenzale

Dopo il ritiro dei vaccini influenzali, quali sono i rischi? Cosa cambia per la vaccinazione antinfluenzale stagionale? Ecco tutte le risposte

Dopo il ritiro dei vaccini influenzali, quali sono i rischi? Cosa cambia per la vaccinazione antinfluenzale stagionale? Ecco tutte le risposte

Per il 2012-2013 la campagna di vaccinazione antinfluenzale è da poco cominciata e punta a vaccinare il 95% della popolazione a rischio e di età superiore ai 65 anni. Proprio in questi giorni con una nota del Ministero della Salute si informa che sono stati ritirati prima della loro distribuzione 2 milioni e 300 mila vaccini antinfluenzali; il Ministro Balduzzi assicura che il ritiro non comporta alcun rischio per il cittadino ma solo un lieve rallentamento nella fornitura di vaccini antinfluenzali ad Asl e farmacie.



Secondo il Ministero della Salute, quindi, si tratta solo di un problema organizzativo e che il ritiro è una misura precauzionale sempre adottata quando si individua anche solo un minimo rischio

La Crucell (l'azienda produttrice) ha bloccato la distribuzione di 2.361.632 dosi di vaccino Inflexal V. Il ministero della Salute ha assicurato che il quantitativo di vaccini mancante rispetto al fabbisogno nazionale (che è stimato in 10-12 milioni di dosi) sarà fornito dalle altre aziende produttrici.


Qual è la composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione 2012-2013?


Il nuovo vaccino conterrà una nuova variante antigenica (A/Victoria/361-2011) di sottotipo A(H3N2), che sostituirà il ceppo A/Perth/16-2009. Inoltre il ceppo B/Brisbane/60-2008 sarà sostituito dal virus B/Wisconsin/1-2010. Confermata invece la presenza del ceppo 2010-11 A/California/7-2009 (H1N1) presente anche nel vaccino antinfluenzale 2011-2012.

 

  • Il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2012-2014 prevede l'inserimento nel calendario della vaccinazione antinfluenzale negli ultra 65enni.
  • I principali destinatari dell'offerta di vaccino antinfluenzale stagionale sono le persone superiori a 65 anni e le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza.
  • Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.

La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di complicanze se si contraggono l'influenza

 

  • Il periodo delle campagne di vaccinazione antinfluenzale in Italia è quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.


La campagna di vaccinazione stagionale, promossa ed economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, è rivolta principalmente ai soggetti classificati e individuati a rischio di complicanze severe e a volte letali, in caso contraggano l'influenza.

L'offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.

Ecco i destinatari del vaccino antinfluenzale:

  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni    
  • Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza    
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale    
  • Donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza.    
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti    
  • Medici e personale sanitario di assistenza.    
  • Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio    
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori( Forze di polizia, Vigili del fuoco)
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, macellatori, veterinari pubblici e libero-professionisti)

Fonte: Ministero della Salute  www.salute.gov.it