Psiche
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Come mantenere in forma corpo e mente con il woga

Dopo l'aerobica e lo spinning, anche attività olistiche come il Pilates e lo Yoga sono diventate più innovative con il Woga

Dopo l'aerobica e lo spinning, anche attività olistiche come il Pilates e lo Yoga sono diventate più innovative con il Woga

Nei centri fitness sono sempre più diffuse le attività fisiche svolte in acqua. Quello che negli ultimi anni è diventata quasi una moda, oggi attira un numero sempre maggiore di persone che trovano negli esercizi acquatici molti vantaggi sotto il profilo articolare, funzionale ma anche motivazionale. Dopo l’aerobica e lo spinning, che hanno dato vita all’acquagym e all’hydrobike, anche attività olistiche come il Pilates e lo Yoga sono state rese più innovative con il Woga.

Che cos’è il Woga? Come si può intuire dal termine, composto dalle parole “water” e “yoga”, si riferisce allo “yoga in acqua”, una nuova disciplina nata in California una decina di anni fa per opera del terapista Harold Dull, primo tra tutti a comprendere come l’acqua fosse uno degli ambienti più idonei per praticare attività fisiche, tra le quali loYoga.

 Il Woga è utile perché allontana le tensioni, previene lo stress, l’ansia e l’insonnia.

L’acqua, infatti, addolcisce i movimenti, sblocca le articolazioni, scioglie i muscoli, aiuta a raggiungere un equilibrio psico-fisico e migliora le capacità di concentrazione. Inoltre, per esercitarsi in acqua non occorrono requisiti particolari come saper nuotare: gli esercizi sono eseguiti in piedi o tramite l’ausilio di supporti galleggianti (manubri galleggianti, collari, cuscini galleggianti e acquatube).

Tutti possono praticare il Woga, in particolare si rivolge a:

- donne in gravidanza perché aiuta a rilassarsi prevenendo affaticamenti della colonna vertebrale; migliora il trasporto di ossigeno per il feto; l’acqua aiuta la circolazione del sangue e favorisce un massaggio su tutto il corpo; una pratica costante potrebbe preparare la futura mamma ad un eventuale parto in acqua.

- alle persone anziane perché il carico articolare è molto ridotto e permette di eseguire posizioni spesso impossibili a terra.

- a soggetti che hanno subito traumi che necessitano di periodi di riabilitazione in seguito a fratture ossee o periodi di inattività fisica.

- persone in sovrappeso perché aiuta a praticare una corretta attività fisica che a terra sarebbe compromessa a causa del peso esagerato e dell’eccessiva pressione che esso esercita sul sistema muscolo-scheletrico.

Le Asana dello Yoga spesso sono molto difficili anche per atleti esperti.

Le Asana nello yoga sono le posizioni statiche mentre il Pranayama è il controllo e la regolazione della respirazione

L’acqua aiuta a mantenere le Asana poiché ha una densità maggiore dell’aria, inoltre, ci riporta alla mente sensazioni e pensieri prenatale. Il corpo umano è formato in gran parte di acqua, è per questo la piscina, in questo caso, rappresenta un ambiente di lavoro naturale. In acqua i suoni sono attenuati, i movimenti sono più dolci e questo aiuta a rilassare la mente ritrovando il giusto equilibrio psico-fisico. La mente distesa e concentrata riesce a comandare meglio i muscoli anche in movimenti all’apparenza difficili.

Tra le attività dello Yoga, quella che si presta di più all’ambiente acquatico è l’Hatha Yoga. Ogni posizione (Asana) viene mantenuta in acqua per almeno 30 secondi, tempo sufficiente a raggiungere la concentrazione.

La densità dell’acqua permette di avere più controllo dei movimenti che devono essere fluidi e controllati.

Con la respirazione, la concentrazione e il rilassamento, il soggetto ritrova il proprio equilibrio interiore e riesce a governare meglio la componente fisica.

Il lavoro viene svolto in piedi con l’acqua che arriva alla vita oppure all’altezza delle spalle.

Molti movimenti seduti si eseguono nella parte bassa della vasca con l’acqua sino alla vita o al petto.

La musica, come in tutte le attività solistiche, rappresenta il sottofondo utile per raggiungere la giusta concentrazione. Alcune tra le posizioni di Hatha Yoga in acqua più diffuse sono quella dell’Aquila e dell’albero.