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Mal di testa, non solo farmaci: arriva la neuromodulazione sottocutanea

I farmaci non sono l'unico rimedio contro il mal di testa. Scopri come sconfiggerlo con la neuromodulazione sottocutanea! Ecco di cosa si tratta e come funziona.

I farmaci non sono l'unico rimedio contro il mal di testa. Scopri come sconfiggerlo con la neuromodulazione sottocutanea! Ecco di cosa si tratta e come funziona.

Spesso il mal di testa è un problema tanto diffuso quanto difficile da sconfiggere. A soffrirne sono soprattutto i giovani e le donne, ma ben il 90% delle persone avranno modo di sperimentarlo almeno una volta nella vita.

Purtroppo i farmaci, anche quando prescritti dai medici dopo accertamenti approfonditi, con il passare del tempo possono causare assuefazione e risultare non efficaci.

In uno scenario di questo tipo individuare nuove terapie è di primaria importanza.

Uno studio presentato al convegno annuale della North American Neuromodulation Society dimostra che la neuromodulazione sottocutanea è una valida opzione terapeutica per chi soffre di mal di testa cronico

Ma di cosa si tratta esattamente?

E' una tecnica relativamente nuova che si basa su una stimolazione elettrica del sistema nervoso periferico che sostituisce il dolore con un altro impulso”, spiega Giovanni Frigerio, medico anestesista, terapista del dolore del Barolat Neuromodulation Institute Europe di Appiano Gentile.

E' molto praticata in America, dove è stata introdotta dal 2000 grazie alle intuizioni di un italiano, il torinese Giancarlo Barolat, considerato uno dei maggiori esperti al mondo per la cura del dolore”.

La tecnica consiste nell'innesto sottopelle, a livello del punto di origine del dolore, di uno o più elettrodi che trasmettono impulsi elettrici che impediscono la percezione del dolore.

Rispetto ad altre tecniche è una metodica poco invasiva, peraltro praticamente esente da effetti collaterali e controindicazioni.

I risultati dello studio parlano chiaro: più del 70% dei pazienti che l'hanno provata ne ha ottenuto beneficio, ha potuto ridurre l'assunzione di analgesici e ha visto migliorare complessivamente la qualità della sua vita

Prima dell'innesto definitivo viene eseguito un impianto di prova. Se il paziente ottiene benefici di procede con la seconda seduta, al termine della quale l'innesto è definitivo.

In base al tipo di dolore provato possono essere posizionati uno o più fili sottilissimi collegati ad un generatore di impulsi delle dimensioni di una piccola scatola di fiammiferi, anch'esso localizzato sotto alla cute.

Durante il convegno ne è stata presentata anche una versione wireless in cui il generatore, collegato agli elettrodi tramite radiofrequenza, viene indossato dal paziente agganciato a una cintura o a un bracciale.

Credo che il comfort per il paziente sarà decisamente migliore”, ha commentato Frigerio rassicurando: “A breve sarà disponibile anche in Italia”.


Foto: © Andrzej Wilusz - Fotolia.com
Fonte: Eo Ipso Srl