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SOS colesterolo: anche quello “buono” può diventare “cattivo”

Il colesterolo "buono" protegge la salute cardiovascolare, ma può trasformarsi anche in colesterolo "cattivo". Ecco cos'hanno scoperto gli esperti.

Il colesterolo "buono" protegge la salute cardiovascolare, ma può trasformarsi anche in colesterolo "cattivo". Ecco cos'hanno scoperto gli esperti.

Il colesterolo – così ci hanno insegnato – esiste in due forme diverse. Accanto a quello considerato “cattivo”, identificato con la sigla LDL, ne esiste anche uno “buono”, o HDL, che protegge cuore e arterie dalle malattie.

Purtroppo oggi arriva una triste notizia: anche il colesterolo “buono” può fare male alla salute.

Secondo una ricerca pubblicata su Nature Medicine durante il processo di aterosclerosi la proteina più abbondante nel colesterolo HDL, apoA1, si ossida, aumentando così il rischio cardiovascolare

In genere il ruolo svolto da apoA1 è totalmente opposto.

Infatti questa proteina, che è la più abbondante all'interno delle particelle di HDL, trasporta il colesterolo dalle pareti delle arterie fin nel fegato, che provvede alla sua eliminazione.

Gli autori dello studio, guidati dall'esperto della Cleveland Clinic Stanley Hazen, hanno però scoperto che quando si ossida apoA1 perde le sue proprietà cardioprotettive e promuove l'infiammazione e l'aterosclerosi, aumentando così il rischio cardiovascolare.

Questo fenomeno potrebbe spiegare anche perché gli studi condotti fino ad oggi per valutare l'efficacia di farmaci che aumentano i livelli di colesterolo HDL non hanno dato i risultati sperati.

Secondo Hazen “identificare la struttura della apoA1 disfunzionale e il processo attraverso cui diventa in grado di promuovere la malattia anziché di prevenirla è il primo passo verso la creazione di nuovi test e trattamenti per la malattie cardiovascolari

Ora che sappiamo com'è fatta questa proteina disfunzionale stiamo mettendo a punto test clinici per misurare i suoi livelli nel sangue che saranno validi strumenti sia per valutare il rischio cardiovascolare nei pazienti sia per guidare lo sviluppo di terapie mirate contro l'HDL per prevenire la malattia”.


Foto: © stokkete - Fotolia.com
Fonte: EurekAlert!