Amore
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Come affrontare la violenza psicologica in amore

Non ci si deve allarmare solo davanti alla violenza palese o ai casi di stalking: la violenza psicologica si arrampica in modo subdolo all'interno di una relazione. E il modo per affrontarla c'è eccome.

Non ci si deve allarmare solo davanti alla violenza palese o ai casi di stalking: la violenza psicologica si arrampica in modo subdolo all'interno di una relazione. E il modo per affrontarla c'è eccome.

Quando lo hai conosciuto ti è sembrato un vero principe azzurro, Il vero principe azzurro. Con il passare del tempo però, hai conosciuto una persona diversa: fredda, gelosa, rancorosa. Una persona che limita le tue libertà con la sola forza della parola. Si chiama violenza psicologica, e come affrontarla te lo spieghiamo noi.

Quando si capisce di essere "vittime" di violenza psicologica?

Solitamente una donna, soprattutto quando è molto innamorata, stenta a rendersi realmente conto della situazione che sta vivendo, di ciò che sta subendo.

Da cosa diviene comprensibile questa violenza?
Dalla mancanza di libertà, da minacce verbali, da nervosismi e rancori continui che spingono la vittima ad adeguarsi alle richieste della "parte forte" della coppia.

Ed è proprio questo il problema: adeguarsi, quando in realtà la prima cosa da fare sarebbe fuggire a gambe levate da una simile situazione!

Vediamo come gestirla:

- Analizza accuratamente il suo comportamento: una persona che esercita troppo controllo sull'altra non lo fa per troppo amore, questo è un luogo comune che va assolutamente sfatato. Ad esempio è geloso delle tue uscite con le amiche? Degli sms che scambi con gli amici? Non fare nulla di nascosto o non chiuderti in te stessa evitando amici e svaghi: fagli capire in modo deciso che devi avere la libertà di vivere la tua vita in modo indipendente.

Un uomo (o una donna) troppo pressante, geloso fino all'ossessione, che sottopone il partner a privazioni e rinunce non è una persona innamorata, ma una persona con problematiche relazionali.

- Non prendere la cosa alla leggera: ti senti oppressa, intimorita, poco serena? Fuggi da ciò che ti provoca queste sensazioni negative. Un rapporto non deve creare malessere, e se così è, significa che è un rapporto malato.

- Chiedi aiuto: parlane con amici o confidenti stretti, racconta la tua situazione senza timore. Certo, sempre dopo averne parlato con lui per illustrargli le tue sensazioni, le tue impressioni.

- Spingilo a farsi aiutare: se decidi di abbandonare il campo, di portare a termine la relazione, non limitarti a lasciarti tutto dietro le spalle ma, prima di farlo, fà si che lui abbia un supporto psicologico o almeno la voglia e la capacità di comprendere gli errori commessi.

 

 

 

 

Tipsby Dea

Il consiglio in più

Un ottimo aiuto per donne vittime di abusi si può trovare nel libro I serial killer dell'anima, della criminologa Cinzia Mammoliti, Edizioni Sonda (12.50€)