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L'app che smaschera il falso made in Italy

Per scoprire se un prodotto è veramente “made in Italy” e non un falso, basterà fotografarlo e vedere se presente sul sito di Reliabitaly.  

Per scoprire se un prodotto è veramente “made in Italy” e non un falso, basterà fotografarlo e vedere se presente sul sito di Reliabitaly.  

Il mercato è colmo di prodotti taroccati che imitano le eccellenze agroalimentari made in Italy: dal finto formaggio Asiago al parmesan, dal wine kit per realizzare vino in casa al fasullo aceto balsamico di Modena.

Secondo i dati di Assocamerestero, quello dell’italian sounding, cioè il fenomeno che spaccia per italiani prodotti che non lo sono per nulla, è un mercato che vale oltre 54 miliardi di euro, ovvero circa il doppio delle esportazioni dei prodotti originali.

Sempre secondo, l’indagine di Assocamerestero, emergono forti riduzioni di prezzo dei prodotti taroccati, soprattutto dei formaggi e dei latticini, che risultano i più colpiti dal fenomeno del deprezzamento, per via della difficoltà di reperire i prodotti originali.

Ad esempio, sul mercato di Chicago, si va dal meno 38% del parmesan al meno 50% del mascarpone. Addirittura in alcune catene distributive i prezzi vengono abbattuti del 75%, come accade per il provolone e a Los Angeles persino dell’80% su formaggi come la fontina e pecorino.

Il danno economico per il made in italy è evidente e imponente ma da oggi, per contrastarlo si ha a disposizione un’arma in più, cioè un'applicazione per smartphone che svela se un prodotto è un falso oppure un vero made in Italy.

Promossa dall’associazione no profit Reliabitaly, nata per la tutela del made in Italy, l’app consente ai consumatori, sia in Italia che all’estero, di scoprire immediatamente se un prodotto è falso semplicemente fotografandolo e cercandone l’associazione a Reliabitaly.

L’applicazione riconosce il prodotto e indirizza l’utente sulla pagina web che lo riguarda: la corrispondenza tra prodotto, codice e pagina garantisce che il marchio Reliabitaly riportato anche sul packaging del prodotto è lecito e non contraffatto.

Consultando la scheda, il consumatore può anche leggere informazioni aggiuntive sul prodotto vedendo anche video e visualizzando immagini che lo aiuteranno a conoscere le caratteristiche tecniche del prodotto.

Questa nuova misura si va ad aggiungere ai già noti marchi di qualità "Dop" e "Igp", studiati per arginare il fenomeno della contraffazione fuori dai confini italiani.

Comunque è soprattutto il web a rivelarsi il luogo principale dove la contraffazione regna sovrana: nei mesi scorsi il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), attraverso l'Ispettorato repressione frodi (Icqrf), ha stipulato due accordi con eBay e Alibaba, le più importanti realtà dell’e-commerce mondiale. L’obiettivo è cercare di assicurare ai prodotti Dop e Igp italiani una protezione simile a quella ricevuta dai grandi marchi sulla rete.

Foto impresamia.com