Mangiare

Mentre i rami degli alberi si riempiono di foglie, il sottobosco e l'orto si tingono di un rosso vivace: è arrivato maggio, il mese delle fragole.

Mentre i rami degli alberi si riempiono di foglie, il sottobosco e l'orto si tingono di un rosso vivace: è arrivato maggio, il mese delle fragole.

Mentre i rami degli alberi si riempiono di foglie, il sottobosco e l'orto si tingono di un rosso vivace: è arrivato maggio, il mese delle fragole.

Profumate, saporite, dolci ma non stucchevoli, le fragole sono coltivate con successo in tutto il Paese. La stagione di raccolta inizia a fine marzo, con le varietà provenienti dal Sud Italia (la sola Campania ricopre il 30% del raccolto nazionale) e termina a giugno con le varietà cresciute più a nord (Veneto e Piemonte). Anche Basilicata, Lazio ed Emilia Romagna sono grandi produttrici del prezioso frutto.

Apprezzate da grandi e piccini, in cucina le fragole si prestano alle più svariate preparazioni, dolci e salate.  Ma sono anche un vero e proprio alimento-medicina. Oltre a essere rimineralizzanti, antibatteriche e antivirali, contengono polifenoli, preziose sostanze anticancro e antiinvecchiamento. Sono ricche di vitamina C (più dell'arancia) e di calcio, e contengono fruttosio quasi puro, l'ideale per i diabetici. I loro acidi le rendono utili nei casi di raffreddamento e per rinforzare i meccanismi di autodifesa dell'organismo.

Le fragole vanno mangiate a giusta maturazione, quando sono di un rosso vivo e sode, preferibilmente crude, senza zucchero aggiunto o panna, pena la distruzione della vitamina C. Dato che crescono appena sopra il terreno, è meglio acquistarle da agricoltura biologica, in modo da evitare la possibile contaminazione di pesticidi e fertilizzanti chimici. In ogni caso, vanno lavate bene prima del consumo, perché sono talmente buone da attirare anche i piccoli insetti!

Di stagione adesso: maggio

Porro: si trova sul mercato da ottobre a maggio. Viene coltivato principalmente in Abruzzo, Marche, Liguria, Veneto, Puglia, Piemonte. Tra le varietà più diffuse: il Porro lungo d’Inverno – che include il rinomato Porro di Cervere -, il Mostruoso di Carentan, il Porro di Liegi, l’Eskimo e il Porro di Rouen.

Il porro è rimineralizzante, tonico nervino, lassativo, antianemico. E' ricco di calcio, potassio, magnesio, fosforo, ferro, silicio, manganese e zolfo. Contiene vitamina C e vitamine del gruppo B, concentrate soprattutto nella parte verde dell'ortaggio. Si lasciano nel terreno fino all'occorrenza. A fine inverno è consigliabile spostarli, inserendoli a gruppi nel solco, in un altro pezzo di terreno: non cresceranno più ma continueranno a restare freschi.

Broccolo: la maggiore zona di produzione è la Puglia, seguita da Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo e Basilicata. E’ di stagione da ottobre a maggio . Ricco di vitamina A, E, C, B2 e PP, calcio, fosforo, ferro, e proteine, il broccolo è diuretico, lassativo, antianemico e ricostituente del sistema nervoso, e prezioso alimento anticancro. Nell'orto di maggio si raccolgono i broccoli le cui cime sono state in precedenza messe al riparo sotto le foglie.

Fave: maturano nei mesi di aprile e maggio nei campi di Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Lazio, Campania,Toscana, Marche, Abruzzo e Liguria. Tradizionalmente, nel Sud e nel Centro Italia si consumano fresche, abbinate a pecorino e pane integrale o secche nelle zuppe. Sono del tutto prive di grassi, contengono proteine, fibre, carboidrati, ferro, fosforo, vitamina C, vitamina A. Si colgono i baccelli mano a mano che maturano.

E poi ...aglio, asparagi, barbabietola, carciofo, cima di rapa, cipollotti, coste, erbe di campo, erbette, fava, indivia, lattuga, piselli, prezzemolo, radicchio rosso, rapa, ravanello, rucola, scalogno, sedano, spinaci

Frutta: arancia, ciliegia, fragola, limone, mela, pera