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Obesità infantile

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Obesità infantile: definizione e cause

L’obesità infantile è un problema sempre più diffuso anche tra i bambini italiani. E’ importante essere a conoscenza dei rischi e delle cause che essa comporta per sapere come intervenire.  

L’obesità infantile è un problema sempre più diffuso anche tra i bambini italiani. E’ importante essere a conoscenza dei rischi e delle cause che essa comporta per sapere come intervenire.  

L’obesità infantile è un problema di notevole rilevanza sociale e medica che oggi colpisce sempre più minori in tutto il mondo.

L’obesità, per estensione, può essere definita come un eccesso di tessuto adiposo che, alla lunga, è in grado di indurre un aumento significativo di rischi per la salute, come malattie cardiovascolari, pressione alta, diabete e ipercolesterolemia.

Per quanto riguarda l’obesità infantile e la sua manifestazione in giovane età sono stati scoperti vari geni coinvolti nello sviluppo del problema che sono strettamente correlati a diversi quadri clinici e sindromici.
Secondo i ricercatori di tutto il mondo l’obesità pediatrica potrebbe essere dovuta ad un disordine poligenico, cioè una suscettibilità determinata da differenti componenti del DNA. Tuttavia le cause dell’obesità non sono da ricercarsi esclusivamente in fattori di tipo genetico.

I fattori determinanti l’aumento di peso sono principalmente quelli che riguardano l’ambiente e lo stile di vita del ragazzo o della ragazza.

Dagli studi condotti dalla dottoressa Sarah Anderson e dal dottor Robert Whitaker dell’Ohio State Univesrity (OSU) si evince che l’obesità infantile sia favorita in primo luogo da cattivi comportamenti e abitudini errate quali, ad esempio, mangiare fuori casa in modo disordinato e poco salutare, passare troppe ore davanti alla televisione e dormire poco.

I ricercatori affermano che quelle sopra riportate siano abitudini alle quali i genitori dovrebbero porre qualche limitazione in modo da proteggere i propri figli dal rischio obesità.
Le restrizioni non sarebbero nemmeno così severe: si tratterebbe semplicemente di far mangiare a tavola i propri bambini, non permettere loro di guardare troppa TV e stabilire insieme un orario-limite a cui andare a dormire. Senza dimenticare che un po’ di attività fisica fa bene sia al corpo che alla mente del bambino.

Combattere l’obesità deve essere uno sforzo di volontà da entrambi i lati: all’impegno dei bimbi deve accompagnarsi il costante controllo da parte dei genitori che, nonostante impegni e talvolta rigidi orari lavorativi, devono necessariamente imparare a tener d’occhio i comportamenti insani dei propri figli.

Ma non è solo una routine poco regolare a predisporre i minori all’obesità.
Sempre secondo gli studiosi dell’Ohio State University vi sono fattori ancora più incisivi che riguardano studi metabolici correlati non solo allo stile di vita ma anche ai geni della singola persona.

Riassumendo, quindi, l’obesità è legata a fattori genici e metabolici, ma anche a una routine e uno stile di vita poco regolare e salutare. Da non sottovalutare, poi, sono i fattori economici e sociali come l’ambiente famigliare, il rapporto con i genitori, lo sviluppo economico di un determinato Paese, la cultura e le usanze alle quali il ragazzo o la ragazza si attiene.