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Cos’è la crittografia end-to-end di WhatsApp

WhatsApp ha blindato i suoi scambi con la crittografia end-to-end sulla la scia del braccio di ferro fra Apple e l’Fbi sul caso dell’attentatore di San Bernardino. 

WhatsApp ha blindato i suoi scambi con la crittografia end-to-end sulla la scia del braccio di ferro fra Apple e l’Fbi sul caso dell’attentatore di San Bernardino. 

Dopo il caso che ha visto contrapporsi Apple e Fbi sulla possibilità di accedere ai dati contenuti nel telefono dell’attentatore della strage di San Bernardino del dicembre 2015, l’applicazione di messaggistica da più di un miliardo di utenti ha deciso di criptare tutti i messaggi dei suoi utenti.

Dunque sarà destinato a fallire chiunque tenterà di leggere i messaggi su WhatsApp, sia che si tratti di forze dell’ordine in cerca di informazioni che di truffatori, hacker, regimi dittatoriali o anche  dipendenti della stessa società fondata da Jan Koum e Brian Acton.

Neanche in nome della sicurezza pubblica, come ad esempio in caso di terrorismo, verrà garantita alcuna «backdoor», ovvero un ingresso per eventuali interventi delle autorità.

WhatsApp ha iniziato il processo di cifratura degli scambi alla fine del 2014, anno che ha visto la sua acquisizione da parte di Mark Zuckerberg, e l’ha concluso ai primi di aprile del 2016.

Dopo che l’operazione di crittografia ha coinvolto messaggi e chiamate vocali, chat di gruppo e chat contenenti fotografie e video, si può dire che le comunicazioni su Whatsapp somiglieranno molto a un dialogo faccia a faccia.

Per gli utenti di Whatsapp, l’avvento della crittografia end-to-end non implicherà alcun cambiamento: si dovrà semplicemente aggiornare l’applicazione all’ultima versione disponibile, dopodiché tutti gli scambi saranno criptati.

In più ci sarà la novità di poter verificare l’identità dell’interlocutore con un Qr code o una stringa numerica.

Ma come funziona questa crittografia definita end-to-end, cioè da punto a punto? La tecnologia è caratterizzata da “codici di lettura” e prevede chiavi private e pubbliche solo nei dispositivi di mittente e ricevente e nel canale di scambio: praticamente la cifratura dei messaggi inizia quando si preme invio.

Foto venturebeat.com

Tipsby Dea

Identità non criptata

Con la crittografia end-to-end di WhatsApp l’identità di chi manda e riceve i messaggi non viene criptata.