Alimentazione
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Come scegliere l'acqua minerale

Ogni acqua minerale, grazie alla presenza significativa di un particolare elemento, può essere d'aiuto per l'organismo. Ecco come scegliere quella più adatta

Ogni acqua minerale, grazie alla presenza significativa di un particolare elemento, può essere d'aiuto per l'organismo. Ecco come scegliere quella più adatta

Oggi sono in commercio un gran numero di acque minerali. A differenza delle acque potabili, sono imbottigliate alla fonte e senza subire trattamenti: sono quindi perfettamente igieniche e potabili.

Tuttavia, secondo l’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione ) non  esistono motivi igienico-sanitari per preferirle alle acque potabili a a parte l’eventuale gusto personale, ad eccezione di quelle ricche di calcio (calciche) che, hanno dimostrato di essere dei validi supporti n determinate situazioni.

Il calcio di queste acque minerali è facilmente assimilato dall'organismo, quasi come quello dei latticini, e può aiutare a prevenire la perdita di calcio dalle ossa, e quindi l'osteoporosi.

Esistono, poi, acque molto ricche di sali minerali diversissime tra loro per composizione chimica perché le quantità e i tipi di sali disciolti variano e conferiscono ad esse diverse proprietà utili per l’organismo.

Le acque possono essere classificate per la quantità preponderante di uno dei sali minerali che, in termini scientifici si definiscono oligoelementi. Sono presenti sul mercato acque bicarbonate, solfate, clorurate, calciche, magnesiache, fluorate, ferruginose, acidule, sodiche e questa definizione è ben leggibile sull’etichetta.

Secondo l’Inran ci sono diversi modi per classificare le acque minerali e uno dei più usati è quello che prevede la distinzione in base alla quantità di sali disciolti in esse (espressi come residuo fisso): il residuo fisso è una misura di laboratorio che indica il contenuto di sali minerali disciolti nell’acqua dopo l’evaporazione di un litro di acqua a 180 gradi.

Abbiamo, quindi:

  • acque minimamente mineralizzate: con residuo fisso inferiore a 50 mg/l.
  • acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): sono quelle che indichiamo comunemente sotto il nome di "acqua minerale", rappresentano circa il 65% del mercato ed hanno un residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l.
  • acque ricche di sali minerali: con residuo fisso  superiore a 1500 mg/l. Sono le tipiche acque termali, acque cioè spesso prescritte da un medico per la terapia di particolari condizioni.

Alcuni componenti possono dare un particolare pregio all'acqua, mentre altri componenti è bene siano presenti a basse concentrazioni

Guardando i componenti sull’etichetta ognuno potrà scegliere la migliore per sé in base alle condizioni di salute, o farsi consigliare da un medico.
 
I componenti benefici:

  • Fluoro. Le acque fluorate possono essere importanti per il corretto sviluppo dello smalto dei denti nei bambini: generalmente le acque italiane sono particolarmente povere di fluoro e può rendersi necessario, su indicazione del pediatra, il ricorso a una integrazione di fluoro o tramite supplemento o tramite un'acqua contenente naturalmente fluoro. Un'acqua con contenuto di fluoro compreso tra 0.5 e 1.0 milligrammo/litro, in situazioni nelle quali l'acquedotto comunale non ne assicuri la corretta quantità, può essere un importante strumento preventivo nei confronti della carie e di altre problematiche dentarie legate alla carenza di questo elemento. Se un'acqua con quantità inferiori può esporre a carenze di fluoro, un'acqua con quantità superiori può tuttavia portare a fluorosi, condizione altrettanto patologica per la crescita dei denti.
  • Calcio. Abbiamo già detto che il calcio dell'acqua è facilmente assimilabile, ma vale la pena aggiungere che un'acqua ricca di calcio non è un fattore che favorisca la formazione di calcoli, anzi si è potuto osservare che la terapia della calcolosi renale può avvalersi addirittura di un'acqua ricca di calcio, poiché altri sono i fattori che fanno precipitare il calcio a livello renale.
  • Ferro. Alcune acque (ferruginose) contengono una buona quantità di ferro, anche se con biodisponibilità non certo eccellente.
  • Sodio. Contrariamente a quanto viene propagandato, l'acqua non è una fonte importante di sodio e nella scelta di un'acqua si può non tenerne conto, a meno che non si tratti di un acqua che ne contenga più di 200 mg/L.

Componenti non buoni e i contaminanti:

  • Nitrati. L'acqua è una fonte di nitrati e anche nell'acqua minerale, se pur regolamentata e sottoposta a norme ferree, se ne possono trovare.
  • Pur non indicati in etichetta, alcuni metalli tossici come l'arsenico, il cadmio, il cromo, il mercurio, il piombo, il rame, l'alluminio, il nickel non devono superare i valori di legge, altrimenti un'acqua non può essere commercializzata.
  • Leggete anche come bere acqua pulita senza caraffe filtranti
     

Photo Credit: magann-Fotolia.com