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Come scegliere il chirurgo estetico: i consigli dell'Aicpe

I trattamenti di chirurgia estetica, come quelli tradizionali, sono a scopo di cura. E' importante affidarsi a persone competenti. Scopri come.

I trattamenti di chirurgia estetica, come quelli tradizionali, sono a scopo di cura. E' importante affidarsi a persone competenti. Scopri come.

L’estate ha lasciato il suo segno? La pelle appare spenta e affaticata? Sono comparse delle macchie provocate dal sole? Niente paura, è possibile rivitalizzarla con alcuni trattamenti leggeri di chirurgia estetica.

Diversamente da quanto accadeva un tempo, quando certi interventi erano rimandati all’autunno, i nuovi prodotti utilizzati dagli specialisti, ad esempio per il peeling, consentono anche di operare immediatamente dopo il ritorno dal mare per correggere questi inestetismi.

Bisogna fare attenzione a chi ci si affida. Ecco alcuni consigli da parte dell’Aicpe, (Associazione italiana di chirurgia plastica estetica) per trovare il giusto chirurgo estetico:

  • Scegliere con cura il professionista a cui affidarsi e la struttura ospedaliera. Le operazioni di chirurgia estetica sono interventi esattamente come quelli tradizionali a scopo di cura. Dunque la competenza di chi le esegue e l’organizzazione, la modernità della struttura in cui avvengono, contano molto. Diversamente dal pensiero più diffuso, la chirurgia estetica può fare danni anche molto seri se non è eseguita da persone competenti. Quindi assolutamente non bisogna fermarsi alle promesse della pubblicità, né accontentarsi della generica presenza di un esperto nella struttura in cui ci si reca per farsi trattare.
  • L’operatore che esegue materialmente l’operazione deve essere un chirurgo laureato, specialista del campo. Non abbiate dunque timore a richiedere i titoli e a verificarne l’iscrizione presso l’Ordine dei medici.
  • In generale è bene diffidare dalle offerte di intervento a prezzi stracciati: è impossibile abbassare i prezzi più di tanto senza pregiudicare la qualità dell’operazione.
  • Inoltre, non bisogna avere timore di chiarire prima dell'intervento cosa succederebbe nel caso in cui il trattamento non soddisfi il paziente oppure nel caso in cui si renda necessario un ulteriore intervento.
  • Non va sottovalutata nemmeno l’entità dell’intervento. Perfino le pratiche che potrebbero sembrare all’apparenza più innocue, come i filler, possono, invece, lasciare dei segni indesiderati, per cui può essere molto difficile poi rimediare. Come nel caso in cui la sostanza iniettata non è riassorbibile che, se si dovessero verificare problemi, può portare a complicazioni tali da richiedere addirittura ulteriori interventi chirurgici ripetuti e complessi per la risoluzione.
  • Certamente si tratta di casi rari, ma il rischio non va affatto sottovalutato, poiché tali problemi possono verificarsi anche a distanza di alcuni anni dalla prima iniezione.

Photo Credit: © Syda Productions - Fotolia.com