Cura
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Come curare la mononucleosi

Stanchezza, febbre, linfonodi ingrossati, solo malanni di stagione o qualcosa di più?

Stanchezza, febbre, linfonodi ingrossati, solo malanni di stagione o qualcosa di più?

Molti la chiamano la “malattia del bacio” ma in realtà la mononucleosi è una malattia virale che si propaga per via aerea. Può colpire bambini e adolescenti ma è possibile contrarla anche da adulti.

Il virus che la provoca si chiama Epstein-Barr e rimane latente nell’organismo anche dopo la guarigione e può riattivarsi a a causa di periodi di stress

Il 90% delle persone contraggono quest’infezione, ma come?
L’Epstein-Barr (dal nome dei due virologi inglesi che lo isolarono la prima volta nel 1964) si annida generalmente all’altezza delle tonsille, quindi può essere trasmesso (a chi non è già immune) da chi ha l’infezione in corso attraverso la saliva. Da qui l’idea che il contagio avvenga con i baci.


La mononucleosi si diffonde come altre malattie di origine virale, come il raffreddore e l’influenza: le goccioline di saliva infetta che si espellono respirando, circolano negli ambienti chiusi o si depositano sugli oggetti che passano di mano in mano.


Il contagio avviene durante la fase acuta della malattia che dura dai sette ai venti giorni. Spesso il virus si riattiva senza sintomi evidenti.


Quali sono i sintomi?


Stanchezza, febbre, linfonodi ingrossati, tonsillite, ingrossamento della milza. Spesso l’infezione può comparire anche con sintomi più blandi che possono essere confusi con l’influenza.

  • Può capitare che l’infezione provochi complicanze più serie, come le encefaliti o la rottura della milza. Per questo si consiglia un periodo di riposo e astensione da sforzi fisici durante la mononucleosi.
  • Per chi ha le difese immunitarie ridotte, la riattivazione del virus può essere pericolosa. E’ il caso di chi ha subito un trapianto d’organo perché sottoposto a cure antirigetto.
  • La mononucleosi si scopre con gli esami del sangue e di solito non servono farmaci, si aspetta semplicemente che l’organismo debelli spontaneamente la malattia con un periodo di riposo.  Quando la mononucleosi è accompagnata da un’infezione batterica alla faringe è necessari o intervenire con una cura antibiotica. Nelle forme più serie si ricorre a farmaci antivirali specifici.
  • Al momento non esiste un vaccino per la mononucleosi.

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